Raku

Kyoto per molti secoli è stata il centro d’arte del Giappone ed è stata famosa per i suoi prodotti artistici. Troviamo ceramisti più famosi a Kioto che in qualsiasi altro posto, e tra i suoi ceramisti annovera Shoi, Manyemon, Genjuro, Sohaku, Moyemon, Shinbei, Kichibei, Domi, Koson, Chausuya, Chasomeya, Ninsei, Ameya, Koyetsu, Kenzan, Yeisen, Mokubei, Shuhei, Rokubei, Yeiraku, Dohachi, Kitei, Yozo, Hozan, Kinkozan, Taizan, Tanzan, Torasuke e molti altri, tutti distinti tra i nostri artisti ceramici.

Ameya, (Amé-ya) il primo della famosa famiglia di vasai Raku, arrivò a Kioto durante il periodo Yeisho (1504-20) dalla Corea, e iniziò a produrre la famosa ceramica che poi venne chiamata Raku, che è fatta a mano, senza il tornio da vasaio, e ricoperta di smalto opaco molto denso.

Ameya sposò una giapponese quando si stabilì a Kioto, la quale fece anche alcune ciotole da tè, ecc., che sono conosciute come Ama ware o Nun’s ware, poiché era diventata suora dopo la morte del marito.
Senno Rikiu, il famoso maestro della cerimonia del tè, diede il nome della sua famiglia Tanaka al figlio di Ameya, il cui nome comune era Chojiro, che seguì la professione di suo padre. Chojiro era un ceramista più bravo di suo padre, e fu onorato dell’illustre mecenatismo del grande Taiko*, che gli diede un sigillo d’oro massiccio recante il carattere Raku, che significa piacere o divertimento, per contrassegnare con esso i suoi pezzi, e il titolo di Tenkaichi, “il primo sotto il cielo”. È da questo sigillo che la famiglia ha adottato Raku come cog-nome.
Doniu, familiaremente conosciuto come Nonko, suo figlio e il terzo della famiglia Raku, è il più grande ceramista di quella famiglia di dodici generazioni:

Ist. Ameya Sokei.
2d. Chojiro Choyou.
3d. Doniu Nonko.
4°. Ichiniu Sahei.
5°. Soniu.
6°. Saniu.
7°. Choniu.
8°. Tokuniu.
9°. Riyoniu.
10°. Tanniu.
11°. Kichizayemon Keiniu.
12°. Kichizayemon…

* Taiko, un maestro della cerimonia del tè.

Estratto da: Catalogue of a Collection of Oil Paintings and Watercolor Drawings …, Volume 1
Di Thomas E. Waggaman

Altra fonte: L’inventore della ceramica raku -yaki è un coreano di nome Amé-ya. Si dice che Améya sia il nome di un certo luogo della Corea, che questo coreano chiamava erroneamente così. Arrivato in Giappone al tempo di Taï-yé (1521-1527), prese il nome Yakitci, sposò una donna giapponese di nome Tei-rin ed ebbe un figlio, Chōjirō. Dopo la sua morte, sua moglie Tei-rin si rasò la testa come monaca e fabbricò le tazze da tè conosciute come Ama-yaki.

Senno Rikiou (il loro mecenate) cambiando il proprio nome da Tanaka a Sen, diede il vecchio nome Tanaka a Chò-jiro, orfano di Amé-ya, che egli così adottò, il quale lo trasmise ai suoi posteri. Morì il 9° mese del 1° anno di Guen-roku, morì all’età di 47 anni. Dopo la sua morte, ai suoi vasi fu dato il nome Rakou-yaki.

Toyotomi Hideyoshi* regalò a Jokei, il figlio di Chōjirō, un sigillo che portava il carattere cinese di raku (“Divertimento”).

Raku divenne poi il nome della famiglia che produceva la merce. Sia il nome che lo stile della ceramica sono stati tramandati attraverso la famiglia (a volte per adozione).

* Toyotomi Hideyoshi (Nakamura, 2 febbraio 1537 – Kyoto, 18 settembre 1598) fu un famoso samurai e daimyō (signore feudale) dell’era Sengoku (Sengoku-Jidai), fondatore del clan Toyotomi

Estratto da: 観古圖說: 陶器之部, Volumi 1-5
Di 蜷川式胤

Terza fonte. Si racconta che un vasaio di Corea di nome Amaya venne a Kioto (allora chiamata Miako) tra il 1558 ed il 1569, e vi fondò una fabbrica. Morì nel 1574; ed il figlio di lui nel 1580 ebbe in dono dal Taikò Hideyoshi un sigillo d’oro, in cui era scritto Raku, che vale felicità, con ordine di apporre quel sigillo alle opere che egli lavorava. Quindi le stoviglie di Kichizaiémon (che così chiamavasi il figlio del coreese Amaya), si dissero Raku yaki. Il metodo di far questo vasellame fu tramandato da padre in figlio; e gli attuali fabbricanti sono dell’undecima generazione. (Questo articolo è del 1879 – oggi 2024 siamo alla sedicesima).
Fabbriche di Raku yaki esistono pure fuori di Kioto, ad OHI MACHI, vicino anazawa nella provincia di Kaga; a NAGOYA nella provincia di Owari; presso Tokio ed altrove.

Estratto da: Annali del Ministero di agricoltura, industria e commercio. Parte 1: agricoltura

Dal sito: Raku Museum, sua history.

La ceramica Raku è stata avviata da Chôjirô, il capostipite della famiglia Raku, durante il periodo Momoyama, a metà del XVI secolo. Una radice tecnica risale alla ceramica sancai della Cina della dinastia Ming. Durante il periodo Momoyama, la ceramica colorata basata sulla smaltatura sancai a tre colori entrò in produzione a Kyoto e dintorni e Chôjirô fu uno dei ceramisti che praticarono queste tecniche. L’antico documento fa riferimento ad Ameya, il padre di Chôjirô, originario della Cina, che portò le tecniche sancai dal suo paese natale. L’opera più antica attribuita a Chôjirô è una figura di leone a due smalti prodotta nel 1574. La sua prima ciotola da tè fu presumibilmente realizzata cinque anni dopo, nel 1579.

Raku-yaki è diverso dagli altri metodi di cottura in quanto è una ceramica realizzata esclusivamente per il tè. La sensazione della tazza da tè Raku-yaki nella tua mano e la vestibilità quando le tue labbra la toccano fanno sentire alle persone che è stata creata proprio per bere il tè. (Wiki)


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