LA BEFANA

Di Marianna Giarrè Billi Senti, bambina, non è lontanaL’ora che passa di sopra al tettoIl carro splendido della Befana;Vattene a letto. Non far rumore, sta’ zitta zitta,Chè la befana, se ascolta gente,Se n’ha per male, va via diritta,Senza dar niente. Ma se tu taci quand’è vicina,Se quando arriva tu dormirai,Dentro alla calza, poi domattina,Che troverai!? … Read more

LE VITTIME DEL LAVORO

Vissero un dì fra l’incessante ardoreD’opre serene e forti,Ferrei di braccio e semplici cuore,Schietti come fanciulli. – Ora son morti. Umili e coraggiose orde sudantiNe le fabbriche nere,Fra le macchine in moto e le rombantiFrane de le miniere, Figli dell’ombra, eroi de la materia,Curvati a giogo acerbo,Cui non impoverì stento o miseriaDel sangue il caldo … Read more

LA PIETRA

Di Don Luigi TalaricoCappellano Militare La persona non attenta vi è inciampataLa persona cattiva, l’ha usata come armaIl muratore l’ha usata per costruireIl contadino stanco come sediaMichelangelo, Bernini, Donatello, ne trassero meravigliose scultureIN OGNI CASOLA DIFFERENZA NON L’HA FATTA LA PIETRAMA L’UOMO Don Luigi TalaricoCappellano Militare Articolo precedentemente uscito su L’Avocetta e qui pubblicato di … Read more

ORA SIETE QUI

“ORA SIETE QUI” NUOVA RACCOLTA DI POESIE Di Michela Manente “La consapevolezza del limite e del dislivello tra desiderio e realtà diventa sentire che salva questa poesia dai rischi dell’intimismo, del lirismo, e la pone, senza dubbi, sul piano di una riflessione etica sulla fenomenologia dell’esistente.”(Dalla presentazione di Paolo Leoncini condirettore di Ermeneutica Letteraria. Rivista … Read more

L’autunno

Poesia di Lorenzo Pignotti L’autunno Già s’accorciava il giorno: e il temperatoOttobre ergea la pampinosa fronte.Incominciava a impoverirsi il pratoD’erbetta, e il verde a impallidir del monte,E frequenti stridean del viandanteL’aride foglie già sotto le piante. L’anno maturo declinava: ed eraIl suo modesto ammanto assai più caroChe quello de la steril primavera,De gli avidi bifolchi … Read more

RICORDI DI PRIMAVERA

EMILIO ZOLA Mi ricordo di quella passeggiata che feci dieci anni fa, con te, amor mio. La primavera nasceva, e le giovani frondi brillavano al bianco sole d’aprile. Il sentieruolo, che seguiva la costa, era orlato di larghi campi di violette. Quando si passava, si sentiva esalare d’intorno un odor dolce che penetrava nell’anima e … Read more