L’isola di Murano

Nella laguna veneziana, fra le molte isole di cui fu accennato, sorge quella di Murano, popolosa di circa 5000 abitanti. In quest’isola sono specialmente le fabbriche di vetri e delle margheritine, le quali sono piccolissimi globetti di vetro forati in mezzo, a vario colore. Si fonde il vetro a colore, si soffia un piccolo globo, e questo, stirato da due uomini che corrono in fretta in parte opposta, si riduce a un filo sottilissimo che ha in mezzo un foro, quindi questi fili di vetro si riducono a minutissimi pezzi, si riempie a questi il foro di terra, si fanno cuocere, si ripuliscono i fori e si agitano que’ pezzetti cilindrici lungamente in alcune macchine affinchè divengono rotondi.
Queste margaritine si mandano in commercio, e se ne fanno quindi dalle gentili signore vezzi d’ogni maniera.
Quest’arte è tutta italiana, e la repubblica veneta ne fece un grande commercio, talchè se ne mandò fino in America. A Murano si fabbricavano pure cristalli d’ogni maniera, non solo in lastre, ma figuràti, talchè rappresentassero raffigurazioni.
Difatti nei grandi pranzi che dava la Repubblica nelle feste dello stato, i trofei che si ponevano in mezzo ad ornare le mense erano di cristallo a colore, coi quali si rappresentavano le imprese dei Veneziani, azioni d’eroi, fatti navali, battaglie: quindi non fu una novità quando nel pranzo di Wellington si presentò di zuccaro la battaglia di Waterloo.
A Murano vi sono varie chiese e alcuni belli palazzi, giacchè non vi ha luogo nel veneto ove non sia grande architettura e splendore di Belle Arti. Nelle chiese e ne’ palazzi di quest’isola vi sono dei pregiati dipinti dei migliori artisti veneti, ma specialmente di Paolo Veronese. L’isola di Murano è visitata continuamente dai forastieri, e salutata dai Veneziani, perchè luogo d’onde esce una fonte di ricchezze allo stato e di eleganza alle nazioni d’Europa.

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Cosmorama pittorico 1836