Alhambra il cortile dei leoni

B. BESSO

Fu nel 1273 che Mohamed-ben-Alahamar, primo re di Granata, fece costruire sul finire del suo regno quell’Alhambra, vero palazzo incantato, che forma anche al presente l’ammirazione di tutti gl’intelligenti, ricco d’ ornamenti a frastagli, di rabeschi in terra cotta e di mattoni colorati a smalto del più vago effetto che idear si possa… riproduciamo su disegno del famoso Dorè la parte più perfetta di questo palazzo, che è il celebre cortile dei leoni vero tipo architettura Moresca.
Il Patio de los leones, come lo chiamano gli spagnuoli, è un parallelogramma lungo circa 30 metri e largo 15 circondato da una galleria coperta con piccoli padiglioni ad ogni estremità. La galleria è sostenuta da 128 colonne di marmo bianco sormontate da archi di una finitezza e di una delicatezza di lavoro straordinaria; i basamenti di mosaico e di majolica a colori svariati furono restaurati in modo da conservare il loro aspetto primitivo.

Quei capitelli delle colonne, che presentano tutti gli stessi contorni, al primo vederli ti sembrano uniformi, ma esaminandoli attentamente che i disegni, gli arabeschi e le iscrizioni scolpite nel marmo sono tutte diverse. Nel centro del cortile si innalza la fontana dei Leoni, gran vasca dodecagona in marmo bianco sormontata da un’altra più piccola di forma rotonda, ambedue adorne di iscrizioni e di arabeschi in rilievo di bellissimo lavoro. La vasca inferiore è sostenuta da dodici leoni, egualmente di marmo bianco; più che leoni sono animali fantastici, poichè gli artisti mori, abituati ad obbedire alla fervida loro fantasia, non si curarono di imitare fedelmente la natura.

Articolo tratto da: L’illustrazione popolare
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