DOMANI É NATALE – TOMORROW IS CHRISTMAS

LEGGENDA DI UN VILLAGGIO DELLA SOMMA

La natura era simile ad una giovine condotta all’altare da un giovinotto; ell’era adornata da un velo e coperta di brina di bianchezza lucente. Calava la sera, e l’orizzonte di grigio opaco, ed il vento che già rotolava leggieri bioccoli di neve, annunziavano un freddo, una cupa notte di Natale.

Geltrude, la figlia del fornajo, non andrà alla messa di mezzanotte. Perchè ciò? Geltrude ha detto che impasterebbe le focaccie, accenderebbe il fuoco, cuocerebbe il vino, arrostirebbe le lunghe e vermiglie braciuole del porco e del cinghiale. Suo padre può andare al leggio, ella resterà e veglierà il giorno; d’altronde, ella ha freddo, ha brividi, ha male al piede; Geltrude non dice tutto: è la notte di Natale.

Il figlio del vicino deve venire, e si troveranno soli, e si parleranno d’amore. È la notte di Natale.

Il fuoco brilla, le focaccie gialle siccome l’oro, fumano sulla piccola tavola di quercia bruna; il vino freme nella coppa d’argento, ed allegri gli amanti si festeggiano la notte di Natale.

Si batte all’ uscio. Giuliano si cela e Geltrude va ad aprire. Due poveri orfanelli quasi morti dal freddo, che chiedono, tremanti dal timore, un tozzo di pane, ma soprattutto un asilo per la notte, per questa notte terribile di Natale!

Ma, Geltrude, la figlia del fornajo, non è caritatevole, ell’ ha il cuor duro! e poi, gli orfanelli l’hanno sturbata nel colloquio coll’ amante; poi, ella n’ebbe spavento, giacchè credeva che fosse suo padre già di ritorno. Insomma Geltrude ha scacciato gli orfanelli e gli ha scacciati la notte di Natale. Malgrado il vento che fischiava, la neve che cadeva, i lupi che si udivano urlare; malgrado Borea e gelo, il nome di Dio e la santa notte di Natale….

Geltrude ride, beve, scherza con Giuliano, rianima la fiamma nell’ annerito focolare…. Si picchia. E che! di nuovo? È un vecchio, pallido, sofferente, debile; egli soccombe al freddo ed alla stanchezza; appena può dire la sua miseria e la sua fame. La parola gelasi sulle sue labbra contratte, le sue mani sono già morte; egli implora poco pane, non chiede che riscaldarsi un solo istante a quel buon fuoco che, attraverso le finestre della bottega, egli vede fiammeggiare, malgrado le lagrime che si agghiacciano sui suoi occhi; ma Geltrude non amava i vecchi, ella ha scacciato il povero vecchio nella notte di Natale!

La figlia del fornajo canta col suo amante; la figlia del fornajo mostra ridersi del vento turbinoso e rumoreggiante; la figlia del fornajo sembra schernirsi della neve che urta sui vetri, delle belve feroci che si rispondono urlando, e della notte di Natale.

Si picchia di nuovo…. Oh questa volta è un buon vecchio frate, languente, che ritorna a piè scalzi da un lungo pellegrinaggio; i suoi piedi addolorati, sanguinosi lo forzarono a trascinarsi fino alla porta del fornajo, giacchè tutte le altre case del villaggio sono chiuse e deserte: ognuno ascolta la messa di Natale.

– Un pezzo di pane, mia cara figlia, disse il buon vecchio frate, e tenterò procedere nel mio cammino. Oh! non me lo rifiutate, ve ne scongiuro! In nome della Vergine; in nome di Gesù Cristo; soltanto un pezzo di pane, di quel pane che gettate al cane, che custodisce la vostra mandria: oggi è Natale.

Ma Geltrude non amava i frati, Geltrude aveva il cuore duro.

– Fuori di qua, poltrone!

Ed il suo piede respinse il buon vecchio frate: all’istante ella fu cangiata in civetta. Quel frate era Gesù Cristo, e quella notte la notte di Natale.

Ecco ciò che di ce la leggenda: Non respingete i poveri; fate la carità.

Lettori, non dimenticate: Domani è Natale.


TOMORROW IS CHRISTMAS

LEGEND OF A SUM VILLAGE

Nature was like a young girl led to the altar by a young man; she was adorned with a veil and covered with frost of brilliant whiteness. Evening was falling, and the dull gray horizon, and the wind that was already rolling light flakes of snow, announced a cold, dark Christmas night.
Geltrude, the baker’s daughter, will not go to midnight mass. Why this? She Geltrude said that she would knead the focaccias, light the fire, cook the wine, roast the long, red chops of the pork and the wild boar. Her father may go to the lectern, she will stay and watch the day; on the other hand, she is cold, has shivers, has pain in her foot; Geltrude doesn’t say everything: it’s Christmas Eve.
The neighbor’s son must come, and they will find themselves alone, and they will talk to each other about love. It’s Christmas night.
The fire shines, the focaccias yellow like gold, smoke on the small brown oak table; the wine quivers in the silver cup, and the lovers celebrate each other cheerfully on Christmas night.
She fights at the door. Giuliano hides and Geltrude goes to open the door. Two poor orphans almost dead from the cold, asking, trembling with fear, for a piece of bread, but above all for a shelter for the night, for this terrible Christmas night!
But, Geltrude, the baker’s daughter, is not charitable, she has a hard heart! and then, the orphans disturbed her in the conversation with her lover; then, she was frightened, since she believed that it was her father who had already returned. In short, Geltrude chased away the orphans and chased them away on Christmas night. Despite the whistling wind, the falling snow, the wolves that could be heard howling; despite Boreas and frost, the name of God and the holy night of Christmas….
Geltrude laughs, drinks, jokes with Giuliano, revives the flame in the blackened hearth…. She fights. Is that! again? He is an old, pale, suffering, weak man; he succumbs to cold and tiredness; as soon as he can tell his misery and his hunger. The word gelasi on his pursed lips, his hands are already dead; he begs for a little bread, he asks only to warm himself for a single moment at that good fire which, through the windows of the shop, he sees burning, despite the tears that freeze on his eyes; but Geltrude didn’t like old people, she chased the poor old man away on Christmas night!
The baker’s daughter sings with her lover; the baker’s daughter shows laughter at the swirling and roaring wind; the baker’s daughter seems to mock the snow that hits the windows, the ferocious beasts that shout back at each other, and the Christmas night.
He beats himself again…. Oh this time he is a good old friar, languishing, returning barefoot from a long pilgrimage; his painful, bloody feet forced him to drag himself to the baker’s door, since all the other houses in the village are closed and deserted: everyone listens to the Christmas mass.
– A piece of bread, my dear daughter, said the good old friar, and I will try to proceed on my way. Oh! Don’t refuse me, I beg you! In the name of the Virgin; in the name of Jesus Christ; just a piece of bread, of that bread that you throw to the dog, who guards your herd: today is Christmas.
But Geltrude didn’t love the friars, Geltrude had a hard heart.
– Get out of here, armchairs!
And her foot repelled the good old friar: instantly she was changed into an owl. That friar was Jesus Christ, and that night was Christmas night.
Here is what the legend says: Do not reject the poor; do charity.
Readers, don’t forget: Tomorrow is Christmas.

Articolo da: Glissons n’appuyons pas. Giornale critico-letterario, d’Arti …, Volume 1
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