LA BUSSOLA

Il mondo moderno distinguesi dal’antico per quattro cose polvere da cannoni, stampa, bussola e vapore. Queste due ultime sono scoverte italiane checchè se ne dica da alcuni. La forza magnetica era nota all’antichità, l’applicazione alla bussola che tante scoverte ha prodotto si debbe ad un Italiano, e questo era un pescatore d’Amalfi, Flavio Gioia, vivuto nel XIII secolo.

La calamita, sola magnete naturale che si conosca, è un minerale color bigioscuro ferruginoso; abbonda in Isvezia, in America e trovasi pure in alcune parti d’Oriente; attrae il ferro, il nichelio, il cobalto, e comunica la sua virtù ad un pezzo di ferro col quale è stato stropicciato per qualche tempo. Posto l’ago calamitato in bilico orizzontalmente, volgesi sino a che uno degli estremi guardi il settentrione, il quale stabilito, non è difficile conoscere in qual direzione l’uomo o il naviglio si trovi.

Su l’ago magnetico e bilicato si adatta e si forma un cartoncino circolare nel quale son segnati i nomi de’ venti, e questo chiamasi rosa de venti. I quattro lati d’una croce indicano i quattro venti maggiori: Nord (septemtrio), Est (solanus), Sud (auster), Ovest (favonius), e comunemente: Tramontana, Levante, Mezzogiorno o Ostro, e Ponente; e per brevità s’indicano con le iniziali N., E., S., O. (Pe’ venti degli antichi può consultarsi la rosa di Vitruvio secondo il Galiani).

Bussola Inglese

Tra’ primi venti detti maggiori ne sono altri quattro detti di mezzo, cioè Nord-Est (N.-E. o Aquilo, o Greco), Sud-Est (S.-E. o Eurus, o Scirocco), Sud-Ovest (S.-O. o Apricus, o Libeccio), e ‘l Nord-Ovest (N.-O. o Caurus, o Maestro).
Tra ciascuno de’ primi e de’ secondi venti ne spira un altro che prende il nome da’ due che gli son d’allato, come Greco-Tramontana, Greco-Levante, ec., ovvero N.N.-E., E.-N.-E., e questi nomi più non rispondono a’ venti antichi la cui rosa era imperfetta. Finalmente tra questi venti laterali ed i primi stanno altri venti che chiamansi quarti, onde il Tramontana-quartasu-Greco, il Greco-quarta-sopra-Tramontana, ec., o altramente il N. q. N.-E., il N.-E. q. N., … o al modo inglese come vedesi nella figura, bastando avvertire che il significa by, cioè vicino, e che West vale Ovest.

. . . . . . . . . . Ha dunque il ciclo
Trentadue parti, e da ciascuna move
Il proprio vento suo, né giammai nave
Puote, solchi ove vuol, non esser sempre
Entro alcuna di loro, o nel confine
Che gl’impero fra di lor distingue e parte;
Sì divisi han gli alberghi; e pure ignota
La conoscenza fu di questo vero
A l’Attico, al Fenice ed al Latino.
(N. Baldi, La Nautica.)

Questi trentadue venti, detti tecnicamente rombi od aree di venti, vengono segnati da altrettanti raggi, che dal centro della rosa mettono alla sua periferia.
Ogni ago calamitato ha due poli, il settentrionale, e l’australe. Ma la direzione che prende un ago calamitato in bilico non è in generale quella precisa del meridiano terrestre del luogo d’onde si osserva. La sua deviazione maggiore o minore dal Nord chiamasi declinazione dell’ ago magnetico. Inoltre il polo australe piegasi verso il suolo, e fa prendere una posizione inclinata all’ago, la quale vien detta inclinazione dell’ago magnetico. La declinazione e l’inclinazione variano secondo i luoghi ed i tempi, ma son costanti in un luogo ed in un giorno dato.

La figura 2 rappresenta la bussola che ora adoperano i Cinesi. Il circolo interno esprime i quattro punti cardinali N., E., S., O., e gl’ intermedi N.-E., S.E., S.-O., N.-O., i quali dapprima erano i soli segnati su la bussola. Un pollice è lungo l’ago cinese, sei quello degli Europei. Gli altri caratteri cinesi indicano le stagioni, i giorni, le ore, ec., formando così una specie di calendario comodissimo.

Ma la bussola non sarebbe utile, non avrebbe prodotto la scoverta del Nuovo-Mondo se non si fosse trovato il modo di sospenderla siffatamente che non soffrisse lo scotimento delle navi, e questo modo fu anche un invenzione dell’Italia. Cardano (Girolamo) ne fu l’autore.

Bussola Cinese

Da: Poliorama pittoresco opera periodica diretta a spandere in tutte le classi…
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Flavio Gioia. Si ritiene che sia stato un marinaio ma non con questo nome, inventore e presumibilmente un pilota di marina italiano, gli viene attribuito il merito di averlo perfezionato sospendendo l’ago su un disegno di rosa dei venti con il nord disegnato da un giglio e racchiudendolo in una scatola con un coperchio di vetro. (Wiki).

Girolamo Cardano. Inventore della sospensione cardanica – che permette il moto libero, ad esempio, delle bussole nautiche ed è alla base del funzionamento del giroscopio. (Wiki).