LA STREGA ‘SIGNORA’

Circa cento anni fa, nella contea di Joyce, viveva una donna di cui tutti i vicini avevano paura, perché aveva sempre un sacco di soldi, anche se nessuno sapeva come li avesse ottenuti; e a casa sua si mangiava e si beveva alla grande, soprattutto di notte, con carne e pollame e vini spagnoli in abbondanza per tutti i presenti. E quando le persone le chiedevano come fosse arrivato tutto questo, lei rideva e diceva: “Ho pagato per questo”, ma non voleva dire altro.
Così si sparse per la contea la voce che si era venduta al Maligno e che poteva avere tutto ciò che desiderava semplicemente desiderandolo e volendolo, e a causa delle sue ricchezze la chiamavano “la Strega Signora”.
Non usciva mai se non di notte, e poi sempre con briglia e frusta in mano; e il rumore di un cavallo al galoppo si sentiva spesso, di notte, lungo le strade vicine alla sua casa.
Si sussurrava poi una strana storia: se un giovane beveva i suoi vini spagnoli a cena e poi si addormentava, lei gli gettava le briglie, lo trasformava in un cavallo e lo cavalcava per tutto il paese, e qualsiasi cosa toccasse con la frusta diventava sua. Pollame, o burro, vino, o le focacce appena fatte: non aveva che da desiderare e volere e le mani dello spirito le portavano a casa sua e le deponevano nella sua dispensa… Poi, quando la cavalcata fu terminata e lei ebbe raccolto abbastanza per il paese di tutto ciò che voleva, tolse la briglia al giovane, che tornò alla sua forma e si addormentò; quando si svegliò non sapeva nulla di tutto ciò che era successo, e la Strega lo invitò a tornare e a bere i suoi vini spagnoli tutte le volte che gli faceva piacere.
Nei dintorni c’era un giovane coraggioso e deciso a scoprire la verità della storia. Così andò spesso avanti e indietro e fece amicizia con la Lady Strega e si sedette a parlare con lei, ma sempre all’erta. Lei si invaghì di lui e gli disse che una sera doveva venire a cena una sera, che gli avrebbe dato il meglio di tutto e lui doveva assaggiare il suo vino spagnolo.
Così lei gli indicò la sera ed egli andò volentieri, perché era pieno di curiosità. Quando arrivò, fu imbandita una bella cena e c’era molto vino da bere; lui mangiò e bevve, ma fu cauto con il vino e lo versò per terra dal suo bicchiere quando lei aveva la testa girata dall’altra parte. Poi fece finta di essere molto assonnato, e lei disse:
“Figlio mio, sei stanco. Sdraiati sulla panca e dormi, perché la notte è passata da un pezzo e tu sei lontano da casa tua”.
Così egli si sdraiò come se fosse morto di sonno e chiuse gli occhi, ma la guardò per tutto il tempo.
Dopo un po’ lei si avvicinò e lo guardò con attenzione, ma lui non si mosse, respirava solo più pesantemente.
Allora lei andò piano, prese la briglia dal muro e si avvicinò per gettargliela in testa; ma lui si alzò e, afferrata la briglia, la gettò sulla donna, che si trasformò immediatamente in una cavalla grigia sculettante. La condusse fuori, le saltò in groppa e cavalcò via veloce come il vento finché non arrivò alla fucina.
“Oh, fabbro”, gridò, “alzati e ferra la mia giumenta, perché è stanca dopo il viaggio”.
Il fabbro si alzò e fece il suo lavoro come gli era stato ordinato, bene e forte. Poi il giovane montò di nuovo in sella e cavalcò come il vento fino alla casa della strega; lì le tolse le briglie e lei riprese subito le sue sembianze e sprofondò in un sonno profondo.
Ma poiché i calzari erano stati indossati nella fucina senza pronunciare le parole giuste, le rimasero sulle mani e sui piedi e nessun potere al mondo poté toglierli.
Così non si alzò più dal letto e morì non molto tempo dopo per il dolore e la vergogna. Nessuno in tutto il paese volle seguire la bara della Lady Strega fino alla tomba; la briglia fu bruciata con il fuoco e di tutte le sue ricchezze non rimase che un pugno di cenere, che fu gettato ai quattro punti della terra e ai quattro venti del cielo; così l’incantesimo fu spezzato e il potere del Maligno ebbe fine.

Da: Ancient Legends,mystic Charms,and Superstitions of Ireland
Di lady Jane Francesca Elgee Wilde


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