I frutti acerbi. Lord Byron, gli amori & il sesso

«Poiché in sé un pensiero, un pensiero assopito,
racchiude anni, e in un’ora condensa una lunga vita»
(Lord Byron, da Il sogno, capitolo I)

Il 10 novembre per commemorare i duecento anni dell’arrivo a Venezia di Lord Byron, lo scrittore e giornalista Vincenzo Patanè ha presentato il suo recente libro I frutti acerbi. Lord Byron, gli amori & il sesso, abbinato ad un cofanetto DVD, dal titolo Il pianto delle muse: drammaturgia del rovinismo nel teatro, a cura di Pierfrancesco Giannangeli, con tre pièce del regista cinematografico e teatrale Marco Filiberti, entrambi presenti all’evento.

Le celebrazioni dell’anniversario dei 200 anni dell’arrivo a Venezia, che fu sempre per il Poeta “l’isola più verde della mia immaginazione“, sono proseguite con un Convegno tenuto a Ca’ Bernardo, organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati di Ca’ Foscari.

Ne “I frutti acerbi“, l’autore sonda le esperienza omoaffettive di Lord Byron, mettendo a fuoco gli amori maschili del Poeta, sino ad ora largamente trascurati, all’interno di un’Inghilterra omofoba del primo Ottocento. Fonte di ispirazione per i suoi versi pienamente ‘romantici’, gli innumerevoli amori furono anche causa di pericolo, in una società altamente respingente nei confronti degli omosessuali.

In questo nuovo libro, Vincenzo Patanè si concentra “sulle forme del desiderio e della sessualità omosessuali del poeta, tanto più interessanti in quanto celate tra le pieghe di documenti biografici e testi letterari in cui si manifestano sempre in modi necessariamente obliqui“.

Di Patanè ricordiamo la sua attenzione al grande Poeta, con la stesura del libro L’estate di un ghiro. Il mito di Lord Byron attraverso la vita, i viaggi, gli amori, le opere, Cicero Editore.

Attraverso le opere, i diari e le lettere, molte delle quali inedite in Italia, Vincenzo Patanè ricostruisce la figura di Lord Byron, regalandoci un esauriente profilo che affronta con profondità ogni aspetto della vita e della personalità del grande scrittore inglese.

Da questo libro emergono le molte sfaccettature di uno dei massimi poeti britannici, dall’entusiasmo ferino per la vita alla trasgressività, dall’esigenza di fuga verso l’esotico all’interesse per la vita mondana, dagli innumerevoli amori (femminili e maschili) alla lotta per l’indipendenza italiana e per quella greca, per la quale si sacrificò, nonché della società in cui visse, che si scandalizzò per i suoi comportamenti inaccettabili, per i quali lo esiliò, ma che pure fu conquistata dal suo straordinario fascino.

Vincenzo Patanè – nato ad Acireale il 24 dicembre del 1953, ma napoletano per essenza e per cultura, è un giornalista, critico cinematografico, scrittore e attivista gay italiano, attualmente vive a Venezia, dove insegna Storia dell’Arte.

Ha vissuto l’infanzia nella cittadina siciliana, per poi trasferirsi a nove anni a Napoli, dove si è laureato in Lettere, con una tesi in Filologia romanza (sul Libro de buen amor del Arcipreste de Hita), e ha conseguito il Diploma nella Scuola di Perfezionamento di Storia dell’Arte Medioevale e Moderna, con una tesi in Storia dell’arte contemporanea (sulla rivista La fotografia artistica). Dal 1981 vive a Venezia, dove insegna Storia dell’Arte. Dal 1986 è docente presso il Liceo Artistico Statale.

È autore di numerose monografie sull’arte, sulla letteratura, sul cinema e sulla storia del cinema (in particolare quello a tematica LGBT), e sulla storia e la cultura gay, in particolare sul rapporto fra omosessualità e cultura islamica. Ha poi curato libri d’arte, tra cui Eros e mito – Achille e Chirone di Marco Silombria e Delos – Le peintre des dieux, héros et mythologies di Frédéric Desclos.[1]. Le sue due più recenti opere sono su Lord ByronL’estate di un ghiro – Il mito di Lord Byron attraverso la vita, i viaggi, gli amori, le opere e I frutti acerbi. Lord Byron, gli amori & il sesso.

Nel 2000 è stato protagonista del documentario A qualcuno piace gay, sotto la direzione di Anton Giulio Onofri, che rilegge in chiave cronologica il cinema italiano a tematica omosessuale. Il documentario si ispira all’omonimo libro dello stesso autore.

Ha fatto parte di giurie di Festival come il 18° Festival internazionale di film con tematiche omosessuali di Torino (2003), la 1ª edizione del Queer Lion Award (collegata alla 64ª Mostra del Cinema di Venezia nel 2007), il 7º Festival Internacional de Cinema Gai i Lèsbic de Barcelona (2007), la 13ª edizione del Mestre Film Fest (2010), il 1° Sardinia Queer Short Film Festival di Cagliari (2012) e il 28º Festival MIX di Milano (2014). Ha partecipato collaborato al 12° Queer Lisboa/Festival de Cinema Gay e Lésbico de Lisboa (2008). Ha collaborato con le università di Venezia, Trento e Mannheim e con l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Da oltre un ventennio collabora con l’Ufficio Cinema del Comune di Venezia e alla sua pubblicazione Circuito Cinema, ideando e organizzando molte rassegne cinematografiche, nell’ambito dell’Associazione Amici del Circuito Cinema di Venezia. Per conto di Palazzo Grassi ha organizzato le rassegne cinematografiche Ombre ammonitrici. Il cinema espressionista tedesco (1997) e Pablo Picasso: dalla pittura al cinema (1998).

All’attività di critico Patanè affianca quella giornalistica, contribuendo ininterrottamente dal 1990 a testate come BabiloniaPride o ai siti “Terence”, “Culturagay.it” e Cinemagay.it. In particolare, dal 2004 è responsabile del settore cinema e video sulla rivista Pride. Inoltre, ha scritto per numerose altre testate, anche con lo pseudonimo di Luca Sclabas, e cataloghi di cinema, arte e fumetti. Dal 2014 collabora, con la sua rubrica Zigzagando, alla trasmissione “L’altro martedì” di Radio Popolare.

Ha partecipato – sia dal vivo sia per televisione o radio – a numerosissimi dibattiti, incontri, conferenze, tavole rotonde, presentazioni e relazioni, in particolare nell’ambito della cultura gay.

Venerdì 11 Novembre 2016 / ore 17,00 Ateneo Veneto – Sala Tommaseo – Venezia
Presentazione delle opere
Il pianto delle muse: drammaturgia del rovinismo nel teatro di Marco Filiberti di Marco Filiberti (cofanetto DVD, Corazzano, Titivillus Editore 2016)
I frutti acerbi. Lord Byron, gli amori & il sesso di Vincenzo Patanè (Venezia, Cicero Editore 2016)

Il pianto delle Muse è un’opera monografica a cura di Pierfrancesco Giannangeli, edita da Titivillus, comprendente un libro e tre DVD che presentano l’omonima trilogia di spettacoli del regista e autore Marco Filiberti.

Un grande affresco declinato in tre stazioni (Conversation Pieces – Byron’s Ruins – Il crepuscolo di Arcadia), volto ad indagare il percorso di svilimento spirituale, antropologico, artistico ed estetico al quale ci ha consegnato la modernità, dal suo affacciarsi sulla scena della storia umana al principio del XIX secolo, fino al consolidamento durante il XX secolo, con una spaventosa accelerazione negli ultimi trent’anni.

Il volume è riccamente corredato da immagini a firma di Maria Elena Fantasia e Stefano Binci, con interventi saggistici di Pierfrancesco Giannangeli e Grazia Marchianò, i copioni integrali degli spettacoli e una lunga dissertazione di Marco Filiberti sul rapporto tra rovinismo e contemporaneità, fulcro della sua ricerca teatrale.

Inoltre il cofanetto comprende un ricco apparato di contenuti extra, numerosi filmati che, nella loro alta qualità audiovisiva, restituiscono al pubblico con intatta fedeltà l’incanto sprigionato sulla scena. Prodotta da Le Vie Del Teatro in Terra Di Siena e Fondazione Pergolesi-Spontini con la partecipazione di Amat Teatri delle Marche e Teatro Comunale di Città Della Pieve, la trilogia Il pianto delle Muse è andata in scena tra il 2012 e il 2015 tra Marche, Umbria e Toscana.

I frutti acerbi. Lord Byron, gli amori & il sesso, Cicero Editore, è il nuovo libro che Vincenzo Patanè dedica a Lord Byron, concentrandosi sulle forme del desiderio e della sessualità omosessuali del poeta, tanto più interessanti in quanto celate tra le pieghe di documenti biografici e testi letterari in cui si manifestano sempre in modi necessariamente obliqui agli interpreti un tirocinio di macerante svuotamento di sé.

I FRUTTI ACERBI
Lord Byron, gli amori & il sesso
di Vincenzo Patanè
Prefazione di Diego Saglia
Editore Venezia, Cicero Editore
Collana Saggi
Formato Brossura
Pubblicato  04/03/2016
Pagine 200
Formato cm 16,5 x 23, con 21 ill. a colori fuori testo
Lingua Italiano
genere biografia, letteratura italiana
ISBN 978-88-89632-42-0

Descrizione

Le esperienze sessuali di Byron sono da sempre un aspetto di grande interesse, se non di vera e propria fascinazione, per quanti si accostano alla figura e all’opera del poeta. La sessualità è infatti uno dei tratti che più profondamente caratterizzano il mito byroniano, accentuando in particolare quell’alone di maledettismo che porta con sé dall’Ottocento. Essa inoltre fu tra i fattori determinanti del fallimento del matrimonio del poeta con Annabella Milbanke, nonché dello scandalo che ne derivò e dell’alone sulfureo e peccaminoso che per tutto l’Ottocento e molto del Novecento avvolse il nome di Byron. La forza particolare del secondo volume di Vincenzo Patanè su Byron, unico nel suo genere nel panorama editoriale italiano e con pochi concorrenti in altre lingue, sta nel fatto che guarda in primo luogo alle forme del desiderio e della sessualità omosociali e omosessuali, tanto più interessanti in quanto celate tra le pieghe di documenti biografici e testi letterari in cui si manifestano sempre in modi necessariamente obliqui. Pur non escludendo la componente dell’attrazione per le donne, il volume si concentra dunque in particolare su quella per gli uomini e sul ventaglio di questioni ad essa correlate, come la bisessualità, la clandestinità o i risvolti socio-culturali dei rapporti fra Byron e i maschi delle culture meridionali. Muovendosi tra la biografia e le opere di Byron, nonché per i meandri della leggenda byroniana fino alle sue propaggini più recenti e attuali, il libro di Patanè esplora con finezza una materia magmatica quale quella del desiderio e della sessualità nel contesto di una figura chiave della modernità delle culture occidentali post-ottocentesche.

(dalla Prefazione di Diego Saglia)

George Gordon Noel Byron, VI barone di Byron, meglio noto come Lord Byron Royal Society, nasce a Londra il 22 gennaio 1788, poeta e politico inglese, ma soprattutto uomo di spicco nella cultura del Regno Unito durante il secondo Romanticismo, del quale è stato l’esponente più rappresentativo insieme con John Keats e Percy Bysshe Shelley, muore a Missolungi il 19 aprile del 1824.

IL PIANTO DELLE MUSE.
Trilogia apocalittica
per un’opera-mondodi Marco Filiberti
a cura di
Pierfrancesco Giannangeli
Editore:
Titivillus
Collana:
Le mostre
Anno edizione:
2016
Pagine:
188 p. , ill. , Brossura
Con DVD
EAN:
9788872184080

Descrizione

Marco Filiberti consegna nella trilogia “Il pianto delle Muse” il frutto della propria lotta con una materia poetica incandescente coagulata sulla skené teatrale, specchio immutevole della mutante e contristata scena del mondo. Assistito alla maniera socratica dal proprio dàimon, Filiberti distilla nella sua opera, presentata in questa sede a cura di Pierfrancesco Giannangeli, un’idea di teatro che sfocia deliberatamente, seppure in sordina, in un modello di paideia, di ri-educazione estetica e civile capace, nella tensione ideale che la ispira, di opporsi a quello che Filiberti, senza mezzi termini, definisce il ‘collasso antropologico’ in corso oggi. Ne “Il pianto delle Muse” le pathosformeln si dispiegano in una misurata polifonia di gesti, posture, suoni, installazioni, effetti di luce e penombra, rallentamenti e accelerazioni nella recitazione e nei silenzi degli attori, dèi ex machina di un ‘accadimento’ che impone agli interpreti un tirocinio di macerante svuotamento di sé.

Pierfrancesco Giannangeli, già docente di Letteratura e critica teatrale e di Teoria e tecnica della comunicazione di massa presso l’Università degli Studi di Macerata, insegna attualmente Storia dello spettacolo all’Accademia di belle arti della stessa città. Collabora con «Il Resto del Carlino» e con alcune riviste specializzate, fra le quali «Hystrio» e «Exibart».

Tra le svariate pubblicazioni, individuali e collettanee, ricordiamo le voci redatte per il Dizionario dello spettacolo del ’900 (1998), Adriano Tilgher. Filosofia del teatro (2008), Invisibili realtà. Memorie di Re Nudo e Incontri per un nuovo teatro (2010), La creazione impaziente. Pier Luigi Pizzi e il teatro di prosa (2011), Le stagioni di prosa al Teatro delle Muse (1827-1943), in La fabbrica delle meraviglie. Il teatro ad Ancona nelle carte d’archivio (2011), Appunti sulla teoria dell’attore, in L’atleta del cuore. Contributi di ricerca nel teatro del secondo Novecento (2012), Un pubblicitario dietro le quinte: Renato Borsoni (2012), Generazione erasmus. Un laboratorio con Edoardo Erba al Teatro Stabile delle Marche (2012).

Ha curato, insieme a Pier Luigi Pizzi, un adattamento di Corruzione al palazzo di giustizia di Ugo Betti per lo Sferisterio Opera Festival 2009 e, con il Laboratorio Teatrale «Re Nudo» di San Benedetto del Tronto, una versione di Trappola per topi di Agatha Christie per il festival Popsophia 2012. Ha firmato, con Enrico Pulsoni, la mostra Tadeusz Kantor-Cricot 2. «La classe morta» nelle foto di Romano Martinis al teatro Lauro Rossi di Macerata.

Fonti:
http://www.ciceroeditore.com
http://www.ciceroeditore.com/catalogo/saggi-e-ricerche
http://www.culturagay.it/libro/1755
http://www.italian-eventi.it/eventi-archivio/1215388/i-frutti-acerbi
http://www.mondadoristore.it/frutti-acerbi-Lord-Byron-Vincenzo-Patane
https://www.facebook.com/events/587875091388320
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Gordon_Byron
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Patanè
http://www.edizionisolfanelli.it/pierfrancescogiannangeli.htm
http://www.teatrodiroma.net/doc/4317/il-pianto-delle-muse
https://www.ibs.it/pianto-delle-muse-trilogia-apocalittica-libro-vari/e/9788872184080

Lidia Menorello
[email protected]


Articolo precedentemente uscito su L’Avocetta e qui pubblicato di nuovo per gentile concessione.