UNA STRANA SCOPERTA

Forse stavo frequentando il liceo quando qualcuno, che non ricordo più chi sia stato, mi ha passato il quindicinale “Adesso”.

Ho cominciato fin d’allora a leggere con tanta passione questo periodico, diretto da Primo Mazzolari; per quei tempi era un periodico assolutamente d’avanguardia nel campo cristiano.

Ho poi continuato a leggerlo in maniera un po’ clandestina perché anche la gerarchia locale del tempo era molto sospettosa nei suoi riguardi. Ho avuto poi modo quindi di seguire le vicissitudini di don Mazzolari, che da prete aperto ai tempi nuovi subì una vera “persecuzione” da parte del cosiddetto Sant’ufficio della curia vaticana, tanto da costringerlo prima a chiudere il giornale per poi riaprirlo facendone direttore responsabile un suo amico, e continuando a scrivere nascondendosi dietro un pseudonimo. Comunque la mano della curia vaticana è stata particolarmente pesante, arrivando a proibirgli non solamente di scrivere, ma perfino di predicare, confinandolo a Bozzolo una piccola parrocchia di campagna.

La venuta del Concilio però ridimensionò il concetto di chiesa, ma soprattutto l’avvento di Papa Giovanni al soglio pontificio riabilitò questo prete, che soffrì in silenzio gravissime umiliazioni da parte di un’organizzazione ecclesiastica, ottusa, chiusa al domani e burocratica quanto mai.

In questi giorni m’è capitato di leggere “Impegno” il periodico edito dalla Fondazione don Mazzolari, ove ancora una volta sono venuto ancor più a conoscenza della “persecuzione” subita da questo prete intelligente ed obbediente fino all’impossibile. Riflettendo su questa vicenda ecclesiastica è venuto da pensare di quanto io sia stato fortunato di vivere nella stagione di Papa Francesco. Se fosse continuato lo spirito inquisitore di un tempo, credo che date le mie intemperanze almeno una scomunica l’avrei presa!

Ai nostri tempi si è amareggiati per il calo dei fedeli o per qualche altro scandalo che continua a sporcare il volto della chiesa, ma quanto più bella, più viva, più evangelica è la chiesa dei nostri tempi!

Ora capisco l’ottimismo di Papa Giovanni, che da studioso di storia della chiesa qual’era, ci diceva quando era nostro Patriarca, che mai come ora la comunità cristiana vive momenti inebrianti.

La lettura poi delle vicende di don Mazzolari con i dicasteri della Santa sede mi ha ricordato pure che in tempi lontani un parroco a cui ero sembrato troppo avanzato di idee, per alcune domeniche mi proibì di predicare; mi faceva dir messa, ma predicava lui! Comunque la cosa si concluse presto e per mia fortuna senza sanzioni canoniche!

Don Armando Trevisiol

Articolo precedentemente uscito su L’Avocetta e qui pubblicato di nuovo per gentile concessione.