VENEZIA SOTTO I PIEDI – VENICE UNDER YOUR FEET

di Alberto Toso Fei

Venezia sotto i piedi. Malgrado non se ne abbia una percezione così precisa, tra Otto e Novecento Venezia è stata completamente stravolta sotto il profilo urbanistico: interramento di rii, apertura di nuove strade, abbattimento di un centinaio – tra chiese e conventi – e decine, centinaia di ristrutturazioni o nuove edificazioni che rendono la città così come la vediamo oggi. Talvolta, rimane memoria di ciò che precedeva il presente in lapidi o segni inseriti nella pavimentazione.

Venice under your feet. Even though we don’t have such a precise perception of it, between the 19th and 20th centuries Venice was completely transformed from an urban planning point of view: the siltation of canals, the opening of new roads, the demolition of around a hundred – including churches and convents – and dozens, hundreds of renovations or new buildings that make the city as we see it today. Sometimes, memories of what preceded the present remain in headstones or signs inserted into the pavement.

Oggi ve ne mostro qualcuno:
Today I’ll show you some of them:

1 – La chiesa di San Gimignano, progettata da Jacopo Sansovino (che vi era anche sepolto), e che fu abbattuta per fare spazio all’Ala Napoleonica delle Procuratie. Lapide che sta davanti all’ingresso del Museo Correr.

The church of San Gimignano, designed by Jacopo Sansovino (who was also buried there), and which was demolished to make room for the Napoleonic Wing of the Procuratie. Plaque that stands in front of the entrance to the Correr Museum.

2 – Peraltro la prima chiesa di San Gimignano non sorgeva nemmeno lì, ma più spostata verso il molo, oltre il Caffè Florian. Lo ricorda un altro marmo che spiega come Piazza San Marco sia stata ampliata nel XII secolo.

Furthermore, the first church of San Gimignano did not even stand there, but further away towards the pier, beyond the Caffè Florian. Another marble reminds us of this and explains how Piazza San Marco was enlarged in the 12th century.

3 – Anche la chiesa “dirimpettaia”, San Teodoro, che oggi sorge invisibile dietro alla Basilica, si trovava all’altezza dell’attuale Palazzo Patriarcale: sul selciato potete notare ancora le linee tracciate laddove sono state individuate le vecchie fondamenta.

Even the “opposite” church, San Teodoro, which today stands invisible behind the Basilica, was at the height of the current Patriarchal Palace: on the pavement you can still notice the lines drawn where the old foundations were identified.

4 – Ancora in Piazza, delle linee circolari mostrano il luogo dove un tempo si trovava un grande pozzo.

Still in the square, circular lines show the place where a large well once stood.

5 – A San Paternian – ovvero Campo Manin – un intero quartiere, inclusa una chiesa con l’unico campanile pentagonale della città, fu abbattuto nel corso dell’Ottocento. Di fianco al monumento al patriota una mappa mostra la condizione precedente, con l’Accademia Aldina laddove oggi sorge la Cassa di Risparmio.

In San Paternian – or Campo Manin – an entire neighborhood, including a church with the only pentagonal bell tower in the city, was demolished during the nineteenth century. Next to the monument to the patriot a map shows the previous condition, with the Aldina Academy where today the Cassa di Risparmio stands.

6 – E una lapide che mostra l’antica chiesa di Santa Lucia si trova sul piazzale della stazione, che ne ha preso il nome. Stava proprio sulla riva e fu abbattuta anch’essa nell’Ottocento per fare spazio alla ferrovia, il cui primo grande stabile era più addossato al Canal Grande.

And a plaque showing the ancient church of Santa Lucia is located on the station square, which took its name. It was right on the shore and was also demolished in the nineteenth century to make room for the railway, whose first large building was closer to the Grand Canal.

Alberto Toso Fei


Articolo precedentemente uscito su L’Avocetta e qui pubblicato di nuovo per gentile concessione.