Miti Indiani – Fox Musquakies

Nativi Americani

Kee-shes-wa, A Fox Chief, painted by Charles Bird King Lithographed, colored and published ca

Il popolo dei Musquakies sono conosciuti dai bianchi e dalle altre tribù indiane con il nome Fox o Outagamies. Essi dicono di discendere da una donna che chiamano He-nau EE (madre).
La madre discese dal Mondo Superiore durante una tempesta così forte che non si era mai vista prima, i più forti venti dei cieli e le correnti dei mari più forti colpivano così violentemente da sminuzzare le rocce in sabbia.
Ma quando He-nau- EE raggiunse l’acqua la tempesta cessò immediatamente e una verde isola crebbe prontamente sotto di lei, sull’isola si trovavano molti frutti già maturi, pronti per essere mangiati, c’erano pure degli alberi con ghiande con le quali si poteva fare una specie di pane ed inoltre c’erano delle dolci radici facili da eradicare.
Su quella isola He-nau-EE visse per ottanta giorni.
L’ottantesimo giorno ella diede alla luce due gemelli, che crebbero rapidamente in poche ore, al tramonto già grandi dopo aver sentito alcune istruzioni dalla madre, costruita una barca lasciarono l’isola e la madre, per raggiungere la terraferma.
Lasciarono la madre perché ne temevano lo sguardo, seppur bella e di piacevole contegno ed intelletto aveva degli occhi terribili, e loro certo non erano dei temerari se una volta raggiunta la riva si voltarono a vedere se per magia la madre fosse in grado di seguirli.
La videro invece affondare con l’isola sotto il mare.
I fratelli si misero a correre per un breve tratto in salita. Allorché si fermarono il più grande dei fratelli “Hot Hand” disse al più piccolo “Cold Hand”:
“Sento un odore di qualcosa che non mi piace, meglio fermarsi e prepararsi a combattere.
Di rimando Cold Hand rispose:
“Fermiamoci e combattiamo”. Si trovavano in un luogo in cima ad un colle pieno di alberi, cominciando dagli alberi più giovani essi li spogliarono da tutta la vegetazione, squadrandoli per bene, strapparono e incastrarono le pietre una nell’altra adoperando mani e i denti, le modellarono con le unghie e le levigarono con i capelli. Ma alcune pietre non si potevano divellere, così si fermarono e si sentirono impotenti, fino a che venne un cervo che disse: “Io vi posso dare un tendine della mia gamba”. Con il tendine del cervo fu facile finire il lavoro, le pietre furono rimosse velocemente.
Essi costruirono delle lance (non sapevano ancora costruire gli archi) appena in tempo perché la cosa nera stava arrivando. Loro riuscivano a fiutarla.
Cold Hand disse: “devo andare,”
Hot Hand rispose: “La carne puzzolente che sta arrivando la prendo io”.
Sputò sulla sua lancia che era tagliente, e trafisse il Black Wolf che nel frattempo era sopravvenuto nella gola, nel petto e nel ventre. Black Wolf non poteva fare la medicina dato che era molto malato.
Egli disse: “Prendi la pelliccia”. Hot Hand prese la pelliccia, rimanendo nudo Wolf Black scappò via, Hot Hand appese la fine pelliccia ad un albero, dato che non aveva ancora una moglie per potergliela dare. Black Wolf lontano, ballava e cantava la sua canzone, per potersi curare, infatti questo rito era la medicina. E guarì. Nella notte si riprese la sua pelliccia.
Svegliatosi al mattino i fratelli accortisi del furto, avevano il cuore pieno di rancore, rivolevano la pelliccia. Dopo un po’ Cold Hand disse:
“Sento un odore di qualcosa che non mi piace; fermiamoci a combattere”.
Hot Hand rispose:
“Fermiamoci e combattiamo contro di lui”.
Cold Hand sputò sulla sua lancia che era tagliente e trafisse giusto in tempo Black Wolf nella gola, nel petto, nel ventre. Black Wolf era (di nuovo) molto malato. E disse: “Prendi la mia pelliccia”. Cold Hand l’appese sulla punta della sua lancia, mentre Black Wolf correva lontano e di nuovo egli danzò e cantò la sua canzone, la medicina lo guarì.
Mentre i fratelli dormivano egli cercò di riprendersi la pelliccia. Ma la lancia (ndr era magica,) si mise a chiamare il suo proprietario: “Sali! Vieni!” Cold Hand si svegliò e Black Wolf senza essere riuscito a prendere la (sua) pelliccia scappò via infreddolito.
Hot Hand disse al fratello: “Dammi la pelliccia nera, lo prenderò”. Cold Hand gliela diede. Si misero in marcia, Hot Hand fece della pelliccia un involto la legò con dei cordoni intrecciati fatti con delle erbe e poi con gli stessi se la fermò sulla schiena. Tutto questo perché dovevano attraversare un fiume.
Ma Black Wolf era là, con la sua medicina aveva fatto diventare l’acqua nera e si era nascosto in essa, seguì i fratelli e riuscì non visto a tagliare le corde d’erba rubando così la (di nuovo la sua) pelliccia. Per sfuggire poi si fece piccolo come un pesce appena nato e si lasciò andare con la corrente del fiume. Raggiunto l’argine Hot Hand percepì il vuoto sulla sua schiena e si vergognò per la sua scomparsa. Ma continuò senza dire niente.
Quando arrivò la notte si misero a dormire, Hot Hand sognò del lago in cui il fiume andava a finire e vide Black Wolf nel lago. Si svegliò e si incamminò con suo fratello verso tale destinazione. Raggiunto che ebbero il lago trovarono Black Wolf ancora sulla riva, lui non aveva avuto il tempo per adoperare  la medicina. Hot Hand lo trafisse alla gola, nel petto, nel ventre.  
Black Wolf diede la pelliccia.
Di notte rubò la pelliccia da sotto la testa di hot Hand. E poi si fece piccolo, piccolo come un topo d’acqua e si nascose nel fango del lago.
Il mattino seguente i fratelli si incamminarono verso la riva del lago, davanti a loro, dall’altra parte del lago poterono vedere il villaggio delle donne anziane. Non avevano una barca e non c’era un albero da poter usare come natante. Fecero dei segnali per le donne anziane, ma loro non vennero.
Durante il giorno in un certo punto, sulla riva del lago Cold Hand disse:
“Sento odore di Wolf; fermiamoci e combattiamo contro di lui”. Così dicendo colpì con la lancia il fango, prese su Black Wolf sulla sua lancia. Rovinando la medicina, la lancia fece del topo-pelliccia una pelliccia di lupo. Cold Hand se la portò via con sé. Di notte appese la pelliccia sulla lancia, dove Black Wolf non poteva prenderla.
La mattina seguente al risveglio Hot Hand disse al fratello: “Dammela è mia”. Cold Hand gliela diede. Camminarono lungo la riva del lago. Black Wolf con la medicina ebbe l’idea di trasformarsi in vapore e laminato (mescolato) ad un (forte) vento, riuscì a sottrarre la pelliccia che Hot Hand aveva legata sulle spalle. Vento vapore e pelliccia rullarono sopra il lago, sempre per mezzo della medicina Black Wolf con di nuovo la sua pelliccia addosso pensò di mimetizzarsi trasformandosi in pidocchio e si nascose sotto l’ala di un anatra che nuotava sul centro lago, la quale poi si immerse verso il fondo. Cold Hand disse: “Lascia andare Black Wolf; ne ha avuto abbastanza”. Hot Hand si vergognava per aver perso così inopinatamente la pelliccia.
Ma ormai la loro attenzione era rivolta al villaggio delle donne anziane. Hot Hand ripresosi disse: “Vai innanzi fratello, tu sei il primo(genito)”. Cold Hand non avrebbe voluto andare per primo. Si fermarono, cercando di attirare l’attenzione delle donne anziane, ma seppur gridassero forte, le donne anziane non prestarono attenzione o non vollero aiutarli.
A sciogliere la situazione intervenne l’uccello Hee-wa-ka-kee  che volando fuori dal bosco con un ramoscello in bocca, si mise a beccarlo fino a che non fu cavo, quindi con il suo respiro soffiò in esso fino a che divenne grande, così fabbricò una barca, i fratelli prontamente misero la barca nel lago e con un remo improvvisato navigarono verso il villaggio delle donne anziane.
Ma nel lago c’era una terribile creatura, un gran serpente emerse dall’acqua mostrando la testa con corna a forma di cervo ed il collo contornato da dure scaglie di color bianco, aveva occhi infuocati e mostrava denti terribili. E se non bastasse sputava fuoco cercando di bruciare i fratelli. Se avessero potuto lacrimare i due fratelli avrebbero potuto (magicamente) risolvere il pericolo. Così la medicina Hot Hand la fece con la saliva, sputò in bocca al serpente, sulle sue ustioni e poi anche su quelle del fratello, il serpente venne mandato sul fondo del lago, Hot Hand si guardò le ustioni, ma erano sparite ed anche suo fratello stava bene.
Una volta eliminato il gran serpente arrivarono facilmente sulla landa delle donne anziane. Appena scesi videro in un campo delle donne intente a scavare.
“Date a noi”, dissero alle donne anziane. Le donne anziane dissero:
“Sì” in risposta a loro. Ma fra loro le donne anziane si dissero:
“Questi uomini sono carne per le nostre pentole, cerchiamo di ucciderli”.
I fratelli le sentirono, ma non diedero nessun segno di aver capito (mantennero una faccia impassibile).
“Prendete quelle radici dal mucchio in fondo allo scavo” dissero le donne anziane, ma nel contempo stringevano le ossa che avevano in mano pronti a colpirli. I fratelli erano piegati verso la buca per cogliere le radici ed avevano le lance sulle spalle. Quando le donne anziane tentarono di colpire i fratelli le lance ne catturarono i colpi, magicamente poi le donne si trasformarono in pietra.
I fratelli perciò risalirono dallo scavo e visto poco lontano delle altre donne anziane si avvicinarono. Loro stavano cucinando.

“Sento un odore di qualcosa che mi piace,” dissero i fratelli.
“Datecelo”
“Sì” dissero le donne anziane in risposta a loro. Ma fra loro le donne anziane si dissero:
“Questi uomini sono carne per le nostre pentole, cerchiamo di ucciderli”. I fratelli le sentirono, ma mantennero una faccia impassibile.
“Prendete direttamente dalla pentola,” dissero le donne, ma avevano dei tizzoni nelle loro mani pronti per colpire con essi i fratelli.
“Siamo carne per la pentola” si dissero i fratelli e così parlarono alle donne anziane: “Andremo dentro, se voi ci andrete quando noi usciremo”.
“Ci andremo quando voi uscirete,” risposero le donne anziane.
I fratelli entrarono nella pentola bollente, ma la raffreddarono subito con il loro respiro, dato che le lacrime non arrivarono ancora. Per in po’ rimasero nella pentola, poi si dissero: “E’ tempo di uscire” e saltarono fuori, quindi dissero alle donne anziane: “Entrate, è il vostro turno”. Le vecchie donne avevano paura, non volevano entrare nella pentola. I fratelli dovettero spingerle dentro, le vecchie donne bruciarono tutte, tranne le ossa dei femori che i fratelli presero per portale con loro.
Più in là c’era un altro gruppo di donne anziane, avvicinandosi i fratelli videro che stavano vagliando il mais seccato, scuotendolo in una pelle di bufalo.

https://en.wikipedia.org/wiki/Buffalo_robe

“Sento un odore di qualcosa che mi piace;”
“Datecelo” dissero i fratelli.
“Sì” risposero a loro le vecchie donne. Ma fra loro invece si dissero:
“Questi uomini sono carne per la nostra pentola. Cerchiamo di ucciderli”. I fratelli pur avendole sentite mantennero una faccia impassibile.
Le donne anziane abbassarono la pelle di bufalo a terra, il mais era ammucchiato al centro.
“Prendete”, dissero le donne. Appena i due fratelli calpestarono la veste di bufalo, le vecchie rapide la lanciarono in alto con i fratelli dentro, sperando in una rovinosa caduta. Ma le lance dei fratelli ancora una volta salvarono la situazione, colpirono il suolo per prime, così i fratelli scesero dolcemente in piedi. Le lance poi toccarono le vecchie e le trasformarono in vermi del mais. I fratelli proseguirono prendendo la veste di bufalo con loro.
Arrivarono presso due anziane donne che stavano pestando il pasto. La loro macina era un tronco cavo posto su una pietra. Pestavano con delle doghe di legno hictory.

https://en.wikipedia.org/wiki/Hickory

“Sento un odore di qualcosa che mi piace;“
“Datecelo” dissero i fratelli.
“Sì“ dissero le vecchie donne. Fra di loro invece si dissero:
“Questi uomini sono carne per la nostra pentola. Cerchiamo di ucciderli”. I fratelli pur avendole sentite mantennero una faccia impassibile. Le donne con fare noncurante presero le doghe del mulino.
“Prendete dal mulino,” dissero le donne. Appena i fratelli si chinarono sul frantoio le doghe delle donne anziane colpirono duro, ma le lance catturarono i colpi. Le vecchie furono gettate insieme al macinato, divennero tonchio, insetti.

http://www.agraria.org/entomologia-agraria/punteruolo-del-grano.htm

I fratelli presero la macina e ne versarono fuori l’impasto, ricoprirono la parte superiore del mulino con la pelle di bufalo e con i femori recuperati si misure a tamburellare e a cantare. I colpi di tamburo e il canto vennero sentito da animali e uccelli, molti dei quali arrivati con cattive intenzioni combatterono i fratelli. E loro ne uccisero molti. Alcuni sono andati via per usare la loro medicina per le ferite occorse. I fratelli invece non riportarono ferite.
Erano entrati in una valle, dopo quattro soli e quattro sonni, qualcosa di strano avvenne nella notte successiva.
Mentre dormivano lì discosto, la testa del tamburo venne strappata così pure i vestiti dei fratelli. Nel buio si sentiva rugliare, era Moo-in. Destati dai primi rumori, riconobbero il verso dell’orso, accorsero ma non videro nessuno.
Il giorno dopo mentre ispezionavano la zona trovarono un vecchio uomo grasso che stava seduto. Gli chiesero affabilmente: “Zio hai visto un orso?” Lui si guardò la pancia e rispose: “Avi, io vedo solo me stesso”. La mattina successiva, Cold Hand disse: “Fratello, ho visto  un orso grasso durante la notte, ho visto un uomo grasso al mattino. C’è grasso nelle tracce dell’orso, vediamo se c’è grasso nelle tracce dell’uomo”.
“Vediamo disse Hot Hand“. Così ritornarono a parlare con l’uomo vecchio grasso, che era sempre seduto sullo stesso posto, lui ripeté le stesse parole del giorno prima: “vedo solo me stesso”. Cold Hand gli si rivolse dicendo: “Guarda la mia lancia, lei mi sta chiedendo di te”. E mise la lancia in mostra, poi da in piedi che era la stese  verso il vecchio. 
Il vecchio grasso uomo scappò via, i fratelli notarono che c’era del grasso sui suoi passi. Per questo motivo e per le loro conoscenze riconobbero in lui la presenza di un spirito-demone del naso, che poteva assumere molte forme di notte. Cold Hand rincorse il vecchio uomo grasso e lo catturò, lo uccise prima che potesse adoperare la medicina e gli prese lo scalpo.

http://indianiamerica.it/tradizione/lo-scalpo

I fratelli continuarono ad andare.
Hot Hand disse: “Io l’ho colpito per primo” (Il che significa che egli aveva toccato il corpo dell’uomo morto per primo. Questo tocco è la mossa che autorizza a chi dare lo scalpo senza considerare chi ha dato il corpo mortale). Cold Hand ne convenne e gli diede lo scalpo.

Arrivarono in vista di un Wigman fatto con corteccia di olmo. All’interno c’era un vecchio davanti a un gran fuoco. Egli guardava una pentola di pietra il cui liquido all’interno quasi bolliva.

http://www.farwest.it/?p=392


“Sento un odore che mi piace; daccelo,” dissero i fratelli indicando il contenuto della pentola.
“Prendetelo,” disse il vecchio uomo, “se lo se lo inghiottite come lo verso senza raffreddarlo”.
“Datecelo” ripeterono. Il vecchio versò dalla pentola il brodo per Hot Hard e per Cold Hand. Loro lo bevvero senza alcun problema, anzi si sentirono bene.
“Facciamo un prova,” disse il vecchio.
Se io vinco tutto è mio; se voi vincete, tutto è vostro”. I fratelli risposero:  “Facciamo una prova”. Sprangarono la porta, arricchirono il fuoco con della legna. Dopo un po’ il vecchio cominciò a sudare, velatamente si mise a fumare per farsi la medicina, ma nonostante questa si mise ad ansimare e si sentiva assetato, faceva così caldo che il bordo della pelliccia su cui era seduto era bruciacchiato. I fratelli dissero: “Non abbiamo abbastanza caldo” e aggiunsero altra legna al fuoco. L’acqua dentro al vaso bolliva. Il vecchio bevve, ma subito gemette e poi urlò.
“Non abbiamo abbastanza caldo,” dissero i fratelli. E rinvigorirono con altra legna il fuoco. Improvvisamente il vecchio divenne un corvo e cercò di volare via attraverso il buco per il fumo, ma non fece in tempo, il fumo lo strozzò, il corvo cadde sul fuoco e fu arso, il fuoco troppo alimentato avvolse lo Wigman che si mise a bruciare. I fratelli saltarono fuori dalle fiamme e aspettarono finché il fuoco si spense. Adoperando le lance smossero le ceneri, vi trovarono un cuore di corvo e alcune ossa del collo del corvo. Li presero come oggetti per la buona fortuna.E si misero in cammino
Una notte dormirono in un bosco. In quel luogo però gli alberi erano demoni, si trasformavano in uomini e donne, le demoni-donne fecero l’amore con i due fratelli, quando i fratelli non erano con loro, combattevano contro i demoni-uomini, li combattevano per aiutarle. I fratelli non potevano accendere un fuoco per spingere via i diavoli, la vegetazione (gli alberi-diavoli) non sarebbe bruciata, ma loro combatterono con le loro lance, essi abbatterono, essi trafissero.
Di giorno i demoni diventarono alberi, allora i fratelli portarono della legna e bruciarono gli alberi. Poi si fecero la loro medicina. E stettero bene. Così quella notte poterono dormire.

Al mattino se ne andarono via.
Ad un certo punto videro un’antilope e le corsero dietro per tutto il giorno. Arrivati ad un burrone lei lo saltò agevolmente per sparire poco dopo. I fratelli invece saltando caddero nel burrone. Sul fondo del burrone c’era un’apertura che portava ad una grotta. Nella grotta c’erano gli Antennati (gli animali ancestrali) seduti intorno ad un fuoco. I fratelli li salutarono a cominciare dal Musquakie (Fox) e finendo con gli Ah-tha-ba-nee (Raccoon) procione.
Cold Hand fu il primo a salutare perché cadde in piedi davanti a loro, mentre Hot Hand cadde sulla schiena.
Gli avi intorno al fuoco erano: Fox (Mus-qua-kie), Eagle (Sclar), Bear (Moocha), Beaver (Ha-ma-qua), Fish (Nama- thee), Antelope (Esqua-ba-qua-wah-see-qua-thee-way), Raccoon (Ah-tha-ba-nee).

L’avo Fox rivolgendosi versi gli altri Animals disse:
Facciamo loro ma-Coupee (ndr un feticcio pieno di magia?).
“No” risposero gli altri Animals. “Sapranno troppo, saranno guai per noi”.
“Ci aiuteranno,” disse l’avo Fox.
“Ci aiuteranno,” disse l’avo Antelope. “E’ promesso. Avranno un posto nuovo. L’ho sognato”.
“Fate loro ma-Coupee,” dissero gli Animals.
L’avo Raccoon riempì il pipe (la pipa) e lo diede all’avo Fox. L’avo Fox fumò, e passò poi il pipe all’avo Eagle. Gli Animals fumarono a loro volta, l’avo Raccoon fu l’ultimo.
A questo punto il pipe venne offerto a Cold Hand, ma egli disse: indicando il fratello Hot Hand “aspetta a lui fumarla per primo, è il fratello più vecchio“. Hot Hand così fumò per primo, poi passò il pipe dalla mano destra con la sinistra a Cold Hand, e cadde addormentato. Alla prima boccata Cold Hand si sentì tremare, alla seconda boccata si sentì debole, alla terza non ci vide, alla quarta rimase senza fiato. Restituì il pipe poiché stava cadendo e dormì.
Gli Animals  sezionarono i loro cuori, tagliarono i loro fegati, i polmoni, gli stomaci, le loro viscere, si purificò il tutto con l’acqua e il fumo della medicina e restituirono tutto nei loro corpi. I fratelli dormirono una luna (ventisette giorni). Loro potevano sognare. I sogni dissero della gente che doveva venire, il popolo Brothers.
Quando si svegliarono, si stirarono e si alzarono.
Gli Animals dissero: “Oh fratelli”. Erano diventati fratelli degli Animals (accolti come uguali agli Animals). Sentivano i loro cuori grandi, si sentivano felici, ma anche dolenti per le conoscenze apprese, a quel punto vennero le lacrime.
Essi si trovavano in un luogo buio tutti insieme, ricordando i loro sogni ne parlarono con gli Animals. Domandarono loro: “Dobbiamo tornare indietro?”
“Non ora” risposero gli Animals “Non siete ancora pronti”. Gli Animals in fretta misero a posto i fratelli nei successivi nove giorni. In quel buio dove i fratelli non percepivano più il sole, gli Avi parlarono delle loro epoche, e i fratelli sognarono.
Sognarono della loro medicina (il feticcio di ciascuno è stato quello di metterlo sotto il braccio sinistro). Velocemente i fratelli erano stati istruiti, impararono le cerimonie per la pubertà, impararono le leggi per il governo della tribù, impararono le leggi del segreto della società.
Impararono le danze, impararono bene tutta la magia, impararono a contrastare la cattiva magia, che era stata insegnata alle tribù già esistenti dai piccoli diavoli (stha-och)  e dai grandi diavoli (meitche-manito-OG).

Ottanta giorni dal giorno della caccia dell’antilope, i fratelli sono stati mandati indietro. Sono stati mandati indietro nel Mondo medio. Un’aquila scese attraverso lo smoke-hole. Furono gli Animals ha chiamare l’Eagle.
L’Eagle volò su, volò giù e si posò sotto un albero”. “Strappate i rami,” disse ai fratelli. “Costruite una casa di rami” e volò via. Essi spogliarono l’albero dei rami e fecero una casa di rami intrecciati wee-ka-ya-up.
Si sedettero dentro essa. Dopo un bel po’ che erano seduti, Hot Hand disse: Ho preso un pidocchio da quell’uccello. “Si grattò un gonfiore sul suo fianco. Il gonfiore si ruppe. Hot Hand tirò fuori un bimbo.
Cold Hand tirò fuori una bimba. Il bimbo aveva le dimensioni di un uovo di anatra. La bimba aveva le dimensioni di un uovo di pavoncella. Sono cresciuti per essere l’uomo e la donna per quel tempo, erano l’un l’altro nati per il matrimonio.
In un anno hanno avuto sette figli e sette figlie. Dai sette figli e dalle sette figlie vennero i sette clans dei Musquakies. I sette clans sono chiamati come i sette Animals ancestrali. Il ragazzo che fu il primo del clan ne attivò il nome. I sette ragazzi che sono venuti  per primi potevano prendere la forma del suo Animals (Totem). Il ragazzo più anziano era un Mus-qua-Kie e ha dato il suo nome al suo clan, per la tribù; gli altri erano sotto di lui. Suo padre era Hee-a-gwaw (nonno), sua madre era Hee-coo-nee (Nonna).

https://www.meskwaki.org/

Folk-lore of the Musquakie Indians of North America and catalogue of Musquakie beadwork and other objects in the collection of the Folk-lore Society
http://www.archive.org/stream/cu31924006485449#page/n17/mode/2up


Full text of “Folk-lore of the Musquakie Indians of North America and catalogue of Musquakie beadwork and other objects in the collection of the Folk-lore Society”.
https://archive.org/stream/folkloremusquakie00owenrich/folkloremusquakie00owenrich_djvu.txt

2022