LA RAZZA DELLE FATE – THE FAIRY RACE


Si suppone che i Sidhe, o razza spiritica, chiamati anche Feadh-Ree, o fate, siano stati un tempo angeli del cielo, che furono scacciati per comando divino come punizione per il loro orgoglio smodato.
Alcuni caddero sulla terra e vi dimorarono, molto prima della creazione dell’uomo, come primi dei della terra. Altre caddero in mare e si costruirono bellissimi palazzi fatati di cristallo e perle sotto le onde; ma nelle notti di luna risalgono spesso sulla terraferma, in groppa ai loro cavalli bianchi, e fanno baldoria con le loro consorelle fatate della terra, che vivono nelle fenditure delle colline, e danzano insieme sui prati verdi sotto gli alberi secolari, e bevono il nettare dalle coppe dei fiori, che è il vino delle fate.
Altre fate, invece, sono demoniache e dedite ad azioni malvagie e malvagie; poichè quando vennero scacciate dal paradiso, caddero all’inferno e lì il diavolo le tenne sotto il suo dominio e le inviò a suo piacimento in missioni malvagie per tentare le anime degli uomini verso il basso con il falso luccichio del peccato e del piacere.
Questi spiriti abitano sotto terra e impartiscono la loro conoscenza solo a certe persone malvagie scelte dal diavolo, che dà loro il potere di fare incantesimi, preparare pozioni d’amore e fare malefici malvagi, e possono assumere forme diverse grazie alla conoscenza e all’uso di certe erbe magiche.
Le streghe che sono state istruite da loro e sono diventate strumenti del Maligno sono il terrore del vicinato, perché hanno tutto il potere delle fate e tutta la malizia del diavolo, che rivela loro i segreti dei tempi e dei giorni, i segreti delle erbe e i segreti degli incantesimi malvagi; e con il potere della magia possono realizzare tutti i loro scopi, sia nel bene che nel male.
Le fate della terra sono piccole e belle. Amano appassionatamente la musica e la danza, vivono lussuosamente nei loro palazzi sotto le colline e nelle profonde grotte di montagna e possono ottenere tutte le cose più belle per le loro case fatate, semplicemente grazie alla forza del loro potere magico.
Possono anche assumere tutte le forme e non conosceranno mai la morte fino all’arrivo dell’ultimo giorno, quando il loro destino svanirà, sarà annientato per sempre.
Ma sono molto gelosi della razza umana che è così alta e forte e a cui è stata promessa l’immortalità. Spesso sono tentati dalla bellezza di una donna mortale e desiderano ardentemente averla in moglie.
I figli di questi matrimoni hanno una strana natura mistica e in genere diventano famosi nella musica e nel canto. Ma sono passionali, vendicativi e non è facile vivere con loro. Tutti sanno che appartengono alla razza dei Sidhe o degli spiriti, per i loro occhi bellissimi e il loro temperamento audace e sconsiderato.
Il re e i principi delle fate vestono di verde, con berretti rossi legati in testa da un filetto d’oro. La regina delle fate e le grandi dame di corte sono vestite di un scintillante velo d’argento, tempestata di diamanti, e i loro lunghi capelli dorati spazzano il terreno mentre danzano sul prato.
Il loro accampamento e luogo di riposo preferito è sotto un albero di biancospino, e un contadino morirebbe prima di tagliare uno degli antichi biancospini sacri alle fate, che generalmente si trova al centro di un anello fatato. Ma le persone non offrono mai adorazione a questi esseri fatati, poiché considerano i Sidhe una razza del tutto inferiore all’uomo. Allo stesso tempo, hanno un’immensa paura e timore del potere mistico delle fate, e non interferiscono mai con loro né le offendono consapevolmente.
I Sidhe spesso cercano di portare via i bambini più belli, che vengono poi allevati nei bellissimi palazzi fatati sotto terra e sposati con compagne fatate quando crescono.
La gente teme l’idea che un cangiante fatato venga lasciato nella culla al posto del proprio adorabile bambino; e se viene trovato un esserino avvizzito, a volte viene portato fuori di notte e deposto in una tomba aperta fino al mattino, quando si spera di trovare il proprio figlio ristabilito, anche se più spesso non si trova altro che il freddo cadavere del povero reietto.
A volte si dice che le fate portino via il bambino mortale per un sacrificio, poiché devono offrirne uno ogni sette anni al diavolo in cambio del potere che egli dà loro. Anche le belle ragazze vengono portate via per essere sacrificate o per essere date in sposa al re delle fate.
Le fate sono pure e pulite nelle loro abitudini e desiderano soprattutto che la sera venga preparato per loro un secchio d’acqua, nel caso in cui vogliano fare il bagno.
Si dilettano anche con il buon vino e sono attente a ripagare il donatore in benedizioni, perché sono veramente rette e oneste. I grandi signori d’Irlanda, nei tempi antichi, lasciavano spesso di notte sul davanzale della finestra un barilotto del miglior vino spagnolo per le fate, e la mattina era tutto finito.
Il fuoco è una grande prevenzione contro la magia delle fate, perché il fuoco è la più sacra delle cose create e solo l’uomo ha potere su di esso. Nessun animale ha ancora raggiunto la conoscenza di come trarre lo spirito del fuoco dalla pietra o dal legno, dove ha trovato una dimora. Se si fa un cerchio di fuoco intorno al bestiame, o alla culla di un bambino, o se si mette il fuoco sotto la zangola, le fate non hanno alcun potere di nuocere. E lo spirito del fuoco è certo che distrugga tutta la magia delle fate, se esiste.

Tratto dal libro: Ancient Legends,mystic Charms,and Superstitions of Ireland: With Sketches of…
Di lady Jane Francesca Elgee Wilde

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