Istituzione del Rosario

Ai tempi di S. Domenico trionfava l’eresia mettendo a soqquadro ogni ordine religioso, morale e civile; il Santo adopravasi con tanto zelo per estirparla, tutto occupato in dispute e controversie teologiche contro gli eretici albigesi per abbatterli, ma nulla concludeva… Quando un giorno mentre se ne stava in orazione in una cappella della Madonna in Puglia, la Beata Vergine gli apparve e gli disse: Istituisci la devozione del Rosario, chè un tal modo di orare graditissimo a mio Figlio ed a me sarà un grande e potente mezzo per estirpare dalla Chiesa le eresie, per distruggere i vizi, per accendere nei cuori l’amore alla virtù e per attirare sulla terra le divine misericordie.
Avuta Domenico questa Divina missione, si applicò subito a predicare le grandezze di Maria propagando per ogni dove la devozione del Rosario, e finchè visse non cessò mai di commendarne il merito e di esaltarne i vantaggi. Di fatti il successo comprovò che questi erano veramente sommi, imperocchè si videro ben presto più di centomila eretici convertiti, oltre un numero immenso di peccatori ridotti a sincera penitenza.
Questa devozione predicata da questo Santo fu abbracciata con grande trasporto da tutti i fedeli cristiani; incominciarono le confraternite del Rosario, ed i frutti che ne derivarono furono tali da non potersi nè descrivere nè numerare.
Questo ha chiamato l’assistenza della Regina del cielo sullo stato universo della Chiesa, della Società e delle famiglie. Il segno poi certo che questa devozione era voluta da Dio, furono i molti prodigi che il Signore operava per mezzo di S. Domenico; questi davano agli eretici la miglior prova della sua dottrina. Fra i miracoli da lui operati si legge che risuscitò tre morti. Ecco i frutti della devozione a Maria, essa fu l’Arma principalissima colla quale Domenico distrusse tanti errori sì perniciosi e micidiali alle anime, e convertì alla fede un gran numero di eretici. Con questa devozione furono guadagnate più anime a Dio che con qualunque altro mezzo non si era potuto fare giammai.
Questa festa del Santo Rosario fu istituita da Gregorio XIII, confermata poi ed arricchita di molte Indulgenze anche da altri sommi Pontefici. Ora noi a meglio confermare che questa devozione fu promulgata per volontà della Vergine, porremo qui in esempio un Santo del medesimo ordine di S. Domenico, a cui Maria ingiunse d’infervorare nuovamente i cristiani in questa devozione del Santo Rosario.

Il Beato Alano

Circa due secoli dopo la morte di S. Domenico, la pratica del Rosario era andata assai in dimenticanza per opera del nemico dell’uman genere che vedeva per mezzo di questa distruggersi il suo Regno sulla terra.
La Beatissima Vergine, cui stava sommamente a cuore la salvezza delle anime, apparve nel 1470 al beato Alano dell’ordine dei predicatori, e quasi raccomandandosi al suo fervore ed al suo zelo gli disse, che vedesse di non lasciar cadere totalmente a terra questa devozione, perchè non poteva trovarsi mezzo più efficace di questo per ottenere dal suo divin Figlio qualunque grazia.
Per la qual cosa il buon religioso si diede tutto a predicare la pratica del Rosario ad imitazione del suo Santo Fondatore, ed in brevissimo tempo ridusse tanta moltitudine di persone a dare il loro nome ad una confraternita che eresse sotto il titolo del Santissimo Rosario; ed il nuovo sodalizio divenne ben presto uno dei principali fatti della Chiesa per le straordinarie grazie che impetrava dal cielo.
Eredi dello spirito del loro Santo patriarca i padri Domenicani, coltivarono mai sempre dovunque questa devozione, talchè si vide ben presto nuovamente ristabilita in tutto il mondo, venendo abbracciata col più vivo entusiasmo da tutte le Chiese.
Quindi tesori di benedizioni sono in ogni tempo piovuti dal cielo in seno delle famiglie con grande utilità di ogni ceto di persone. E non poteva non esser così, dappoichè la Santa Vergine promise esser questa divota pratica molto salutevole ai popoli, ricordandosi in essa la vita, la passione e la morte del suo divin Figlio.
E noi nel richiamarci alla mente i misteri gaudiosi ci facciamo degni di quella allegrezza che gode Maria nella nascita di Gesù; nei dolorosi ci vediamo partecipi della preziosissima passione del Redentore; e nei gloriosi ci disponiamo ad essere eredi di quella gloria che Egli risorto andò a prepararci nel cielo.
Intraprendano adunque tutti i cristiani questa devozione del Rosario, e chi l’ha già intrapresa la seguiti costantemente e sarà sicuro di acquistarsi la protezione di Maria e di conservarsela. Oggi più che mai lo stato della Chiesa, della Società e delle famiglie reclama l’assistenza della Regina del cielo, e però è tempo che i cristiani la invochino con il più gran fervore, e specialmente con la quotidiana recita del Rosario, essendo questa la pratica di devozione a lei più gradita.

Da: Il mese di maggio consacrato a Maria santissima