IL PATRONO DI VENEZIA

SAN MARCO

   Il giorno 25 aprile, per i veneziani, non è solo la festa della Liberazione ma anche quella di San Marco, patrono della città. Anticamente in questa giornata si svolgeva in Piazza una famosa processione cui partecipavano autorità religiose, civili e rappresentanti delle arti. Ancora oggi San Marco si festeggia con una processione in Basilica.

   Tra i veneziani è estremamente diffusa la consuetudine di donare in questa giornata un «bocolo», un bocciolo di rosa, alle donne che più si amano. Ma chi era il patrono di Venezia? Poco o nulla si sa della giovinezza e della famiglia di Marco. Dal Nuovo Testamento, unica fonte d’informazioni su di lui, si sa che era cugino di Barnaba e che quindi era ebreo e della stirpe levitica.

   Negli Atti degli Apostoli c’è un primo riferimento preciso su di lui quando Pietro viene miracolosamente liberato dalla prigione. Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove si trovava un buon numero di persone raccolte in preghiera. Da questo brano si apprende che sua madre si chiamava Maria e che a quel tempo abitava a Gerusalemme.

   Marco aveva due nomi, uno gentile e uno ebreo, quello ebreo era Giovanni. Fatto che a quel tempo era abbastanza comune tra gli israeliti. Non si sa se conobbe direttamente Gesù perché non viene riportato da nessuna parte. Ma se abitava a quel tempo a Gerusalemme deve aver perlomeno sentito parlare di Lui. Di sicuro pochi anni dopo la morte del Maestro, gli apostoli e i discepoli si riunivano a casa di sua madre. Il fatto che sia l’unico evangelista a menzionare la fuga di un giovinetto che seguiva da lontano gli avvenimenti della cattura di Cristo nell’orto degli ulivi, fa supporre che sia egli stesso questo giovinetto. Trovò dimora in Babilonia, poi ad Antiochia. Viene indicato come aiutante di Paolo quando egli predicava e diffondeva la parola del Signore a Salamina (Cipro).

   In seguito gli Atti ci riferiscono che abbandona Paolo, forse spaventato dalle tremende fatiche degli spostamenti dell’apostolo o dalla crescente ostilità che lo stesso incontrava. Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. La sua defezione ebbe conseguenza che, quando Paolo decise di partire per consolidare le chiese della Siria e della Cilicia, si scelse come compagno Silla mentre Marco partì con suo cugino per Cipro. Questo accadde del 52. Negli Atti degli Apostoli queste sono le ultime indicazioni che troviamo dell’evangelista.

   Dopo la morte a Roma del principe degli Apostoli, non vi sono più notizie certe su Marco. La tradizione lo vuole evangelizzatore in Egitto e fondatore della chiesa di Alessandria che lo vuole come suo primo Vescovo. Non vi sono notizie certe su dove, come e quando morì. Eusebio sostiene che la sua morte sia avvenuta a Alessandria, dove venne ucciso facendo trascinare il suo corpo per la città, questa versione dei fatti viene riportata anche nella Legenda Aurea.

   Le sue spoglie vengono trafugate da mercanti veneziani nell’828 a Venezia dove pochi anni dopo verrà dato inizio alla costruzione della Basilica che ancora oggi ospita le sue reliquie.

Alessandro R.