I fioretti di maggio per Maria

Quelli di una volta…

Siccome sogliono i Divoti di Maria di tutto il giorno tre tempi avere per venerarla, la mattina, il mezzo giorno, e la sera; di tutta la settimana un giorno, cioè il Sabbato; cosi di tutto l’anno parve loro ragionevole consecrarle un intero Mese.

E perchè nelle offerte si deve presentare il meglio, però tra i Mesi scelsero di darle quello, ch’è il più bello di tutto l’anno, cioè il Maggio, che nella fiorita sua amenità invita a coronar di belli atti di virtù la gran Regina del Cielo. La pratica di tal divozione, per renderla non meno divota, che dilettevole e varia, è questa.
Nella casa propria, e in quella stanza, dove si suol radunare la Famiglia a recitarvi le sue Orazioni, o pure in qualche Chiesa, ed Oratorio, si esponga una divota Immagine di Maria, la quale procurisi di adornare della miglior maniera, che permettono le proprie forze, come sarebbe con candelieri, e con qualche vaso di fiori, e massime di fiori freschi, che dà la stagione. Non sarebbe male, anzi bene, che fosse quella stanza medesima, ove si studia, si giuoca, si fa ricreazione, si lavora; per santificar quel luogo, e regolare le nostre azioni, come fatte sotto gli occhi purissimi della B. Vergine.
La sera innanzi al primo giorno di Maggio radunata la famiglia avanti il suddetto Altarino illuminato, si recita divotamente il Rosario, o la Corona, o almeno le Litanie della SS. Vergine, e vi si ponno aggiugnere altre orazioni, secondo l’usanza, o i vari bisogni della famiglia. Si avverta però, che per voler accrescere il numero delle orazioni non si diminuisca la divozione, col fare, che o si strapazzino quelle, che si dicono, o si annojino soverchiamente quelli, che le dicono, massime se Fanciulli, e Secolari occupati.
Finite queste orazioni, si cava a sorte da ognuno per la prima sera uno de’ Fioretti spirituali, che qui soggiungeremo e che devon essere ricopiati, e piegati in altrettanti polizzini, e il Fioretto cosi estratto deve ritenersi da ciascuno presso di sè per esercizio particolare di tutto il Mese. Si cava parimenti a sorte un altro dei piccoli Fioretti, che sono qui sotto schierati nella seconda serie, il quale dovrà servire soltanto per il giorno seguente. Dopo questo si legge la Considerazione assegnata per il primo di Maggio, coll’ Esempio ivi annesso, e l’ Ossequio, e la Giaculatoria, che sono comuni a tutti.
Quello, che si è detto di questa prima sera, deve praticarsi ogni sera in questo Mese, eccetto l’estrarre quel Fioretto, che serve per tutto il Mese. Avvertendo però di ricordarsene sempre per praticar sì quello come l’altro, che si cava di giorno in giorno, e poi considerar un poco da se solo li punti della meditazione, ripetendo fra giorno la Giucolazione additata.
Oltre a ciò ogni settimana, o almeno ogni quindici giorni farete le vostre Divozioni con singolar disposizione.
Ogni giorno uscendo di Casa, non vi ritornerete mai, che non abbiate visitato una Chiesa, o altare consegrato a Maria.
In tutto il Mese vi porterete in modo, che vi riconosciate essere tutto di Maria, facendo ogni vostra operazione, sicchè non possa dispiacere agli occhi purissimi di lei.
Al fine del Mese farete l’offerta del vostro Cuore a Maria, e la pratica l’avrete al fine del Libretto.

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Fioretti o atti di virtù da praticarsi nel mese di maggio

NB. I Fioretti si possono cavare a sorte giorno per giorno (incominciando col 30 aprile), od anche una sola volta per tutto il mese; oppure se chi pratica la divozione è solo, può incominciare dal primo e proseguire ordinatamente fino all’ultimo.

I. Giunta che sia l’ora di levarsi, alzatevi subito per non cominciare la giornata da un atto di pigrizia, vestendovi con modestia, e recitando l’esercizio quotidiano.
II. Udite divotamente la santa Messa anche nei giorni feriali.
III. Privatevi ogni giorno di qualche cosa dilettevole, ancorchè lecita, come della colazione, di qualche oggetto curioso, di odorare un fiore, di udire una musica, ecc.
IV. Ogni giorno nell’uscire dalla camera e nell’entrarvi baciate l’immagine di Maria, salutandola con un’ Ave Maria.
V. Usate puntualità nell’obbedire ai vostri maggiori.
VI. Procurate ogni giorno o coll’esempio, o colle parole di tirare qualche compagno più svogliato a far del bene, alla visita di qualche chiesa, a recitare la corona, alla confessione, comunione e simili cose.
VII. Baciate divotamente ne’ libri dove trovate scritto il nome di Maria.
VIII. Fate dire, o almeno udite una messa di più per quell’anima del purgatorio, che in vita fu più divota della ss. Vergine.
IX. Procurate di usar qualche benefizio a quella persona, alla quale vi pare d’avere avversione, o dalla quale siete stato offeso.
X. Custodite con gran diligenza i vostri sentimenti, e specialmente gli occhi.
XI. Dite cinque poste del Rosario, privandovi a questo fine della ricreazione.
XII. Suffragate con tre De profundis l’anima più divota della sg. Vergine penante nel purgatorio.
XIII. Per piacere a Maria non trasgredite alcuna osservanza della scuola o dell’impiego, massime quella in cui siete solito mancare più facilmente.
XIV. Astenetevi dal dare la minima molestia ai compagni, o sopportatela se vi viene data.
XV. Siate puntuale allo studio, all’orazione, ed alle altre osservanze prescrittevi.
XVI. Sul principio del giorno dedicate alla ss. Vergine insieme co’ vostri sensi del corpo le azioni tutte che farete nella giornata.
XVII. Fate per un quarto d’ora l’orazione mentale.
XVIII. Fate nel tempo della s. messa la comunione spirituale, consistente in cinque atti: 1° di fede, 2° di adorazione, 3° di contrizione, 4° di proposito, 5° di desiderio di ricevere Gesù.
XIX. Se avete qualche vanità nel vostro vestito, spogliatevene ad onore di Maria, e datene il prezzo ai poveri.
XX. Fate tra il giorno due atti di contrizione, e baciate il Crocifisso.
XXI. Leggete per un quarto d’ora un libro divoto.
XXII. Alla sera prima di andare a letto fate l’esame di coscienza.
XXIII. Non mangiate nè bevete tra il giorno senza necessità.
XXIV. Mortificate tre volte la vostra volontà, offerendo questi tre atti a Maria.
XXV. Riserbate per un poverello porzione del vostro pranzo o della colazione.
XXVI. Raccomandate caldamente alla santissima Vergine quelli che stanno in peccato mortale.
XXVII. Fate una visita a Gesù Cristo Sacramentato.
XXIII. Fate qualche atto esterno di umiltà per piacere alla ss. Vergine.
XXIX. Fate qualche penitenza corporale, secondo il consiglio del vostro confessore.
XXX. Vincete la pigrizia nelle cose spirituali e divote.
XXXI. Recitate sette Gloria Patri colle braccia in croce in onore de’dolori di Maria.

INDULGENZE PEL MESE DI MAGGIO. I fedeli, che in pubblico od in privato onoreranno Maria ss. nel mese di Maggio con particolari ossequi e pratiche divote di orazioni od altri atti di virtù, acquisteranno l’indulg. di 300 giorni per ciascun giorno, e plenaria una volta in detto mese, od anche nel primo giorno del susseguente giugno, se pentiti, confessati e comunicati pregheranno secondo la mente del Sommo Pontefice. (Pio VII, 18 giugno 1822; Pio IX, 8 agosto 1859).

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Di Alessandro Maria Teppa