Gros Ventre – mito della creazione

Questa storia della creazione dei Gros Ventre è simile alla storia delle origini di almeno altre due tribù  Algonquin (Araphaos e Crees). È alquanto simile alle storie tramandate anche dalle Tribù degli Hurom e Iroquois nel Nord America orientale e dai Chehalis, antichi abitanti della costa di Washington.
Le persone che abitavano questo mondo prima di quelle di oggi erano selvagge e non erano capaci di fare nulla. Al Creatore questo modo di vivere non piaceva, e quindi pensò di fare un nuovo mondo. Egli aveva la “chief pipe“.
Usci all’aperto e appese il pipe su tre bastoni e raccolse quattro pezzi di sterco di bufalo, ne mise uno (sotto) in ciascuno dei tre bastoni che supportavano il pipe, il quarto lo mise sotto il suo sedere.
Il Creatore disse a se stesso, “Canterò per tre volte e griderò tre volte. Poi darò un calcio alla terra. Ci sarà una forte pioggia e presto, l’acqua coprirà la terra.”
Così fece, egli cantò per tre volte, gridò per tre volte e calciò la terra. La terra si crepò e l’acqua venne fuori. Poi piovve per molti giorni e notti fino a quando fu molto profonda (alta) sulla terra. A causa dei pezzi di sterco, lui e il pipe galleggiavano. Dopo che smise di piovere, per giorni e giorni andò alla deriva, galleggiando dove il vento e l’acqua lo hanno portato. Tutti gli animali e gli uccelli erano annegati, tutti tranne il corvo.
Sopra il Creatore, il corvo volava in tondo piangendo. Quando divenne stanco gridò: “Padre mio, io sono stanco e ho bisogno di riposare”.
Per tre volte il corvo ripeté queste parole, dopo la terza volta il Creatore rispose, “Scendi da solo sulla pipe e riposati”.
Alfine il Creatore si stancò di esser stato seduto per tutto quel tempo, e gridò. Per lungo tempo egli non seppe cosa fare. Poi si ricordò di aprire il pipe. Esso conteneva tutti gli animali. Tirò fuori tutti quelli che potevano tenere a lungo il respiro e quindi sono in grado di immergersi a lungo sotto l’acqua. La robusta strolaga che aveva scelto per prima non era viva, ma il suo corpo è stato avvolto nel pipe. Il Creatore cantò e le comandò di immergersi e cercare di portare un po’ di fango. La robusta strolaga quasi raggiunse il fondo ma finì il respiro e tornò su quasi annegata. Allora il Creatore prese la tartaruga dal pipe, cantò fino a farla diventare viva, e la mandò giù per un po’ di fango.
Nel frattempo (per usare il pipe) il corvo era volato su, ma gridava per ritornare. Ma il Creatore non gli prestò attenzione.
Dopo un lungo periodo di tempo, la tartaruga venne fuori dall’acqua, quasi morta.
“Hai raggiunto il fango?” Chiese il Creatore.
“Sì” disse la tartaruga “Ho avuto molto fango nei miei piedi e lungo i miei fianchi ma è stato lavato via prima che ti raggiungessi!”.
“Vieni da me.” Il Creatore guardò nelle crepe, lungo i lati e nei suoi piedi. Qui trovò un po’ di terra, che raschiò nelle sue mani. Poi cominciò a cantare. Tre volte egli cantò, e tre volte egli gridò.
“Io getterò questa poca polvere dalle mie mani in acqua” disse, “sperando di  fare una striscia di terra abbastanza grande per me.” Aprendo e chiudendo con cura la sue mani, essa cominciò a cadere poco a poco, quando ebbe finito, c’era una piccola striscia di terra, abbastanza grande per lui per sedersi.
Poi il Creatore disse al corvo, “scendi giù e restaci. Ho fatto un pezzo di terra per me e per te”. Il corvo venne giù e si riposò, poi volò di nuovo. Il Creatore prese dalla sua pipe due lunghe penne d’ala, e messe ognuna in ogni mano, cominciò a cantare. Tre volte egli cantò, e tre volte egli gridò, “Youh, hou, hou!”, poi allargò le braccia, chiuse gli occhi, e disse  a se stesso: “Sia la terra così tanta quanto i miei occhi possano vedere intorno a me.”
Quando aprì gli occhi, l’acqua si era affinata, e c’era terra per quanto poteva vedere. Egli camminò sopra la terra con il suo pipe e con il corvo. Quando gli venne sete, non seppe come fare per prendere l’acqua. Poi pensò “Voglio piangere.” Quindi chiuse gli occhi e pianse fino a che le sue lacrime caddero a terra, formando una grande sorgente di fronte a lui. Subito, un ruscello corse fuori dalla fonte, quando il Creatore smise di piangere, un grande fiume scorreva. In questo modo egli fece tutti i corsi d’acqua.
Quando divenne stanco di essere solo con il corvo e la pipe, decise di fare le persone e gli animali. In primo luogo, prese della terra e modellandola fece la forma di un uomo. Poi prese un altro pezzo di terra e con essa fece la forma di una donna. Così modellò più figure con la terra, fino a che egli creò molte forme di uomini e donne. Quando il Creatore pensò di avere fatto un numero sufficiente di persone, fece tutti i tipi di animali. Cantò tre volte, gridò tre volte, e prese a calci la terra, quando ebbe finito, molte coppie di esseri viventi stavano in piedi davanti a lui, persone ed animali.
Egli chiamò il mondo “Tartaruga”, perchè la tartaruga lo aveva aiutato a crearlo. Poi fece archi e frecce, e ha insegnato agli uomini come usarli. Il pipe, egli lo diede ad una tribù chiamata Haa-ninin (Gros Ventres).
Egli disse alle genti, “Se voi sarete buoni, non ci sarà più acqua né fuoco. Molto prima che venisse il diluvio, il mondo era stato bruciato. Ora questa è la terza vita”.
Poi mostrò alla gente l’arcobaleno e disse: “Questo arcobaleno è il segno che la terra non sarà coperta di nuovo dall’acqua. Ogni volta che avrete la pioggia, si vedrà l’arcobaleno, vorrà dire che la pioggia è finita. Ci sarà un altro mondo dopo questo”.
E disse alle genti di andare via a coppie e di trovare una casa per se stessi. È per questo che gli esseri umani sono sparpagliati.
https://prezi.com/8ckgon1jynlx/the-gros-ventre/


Culto del “pipe” dei Gros Ventre.

Il culto del “pipe” era comune nelle colture indiane dai “Great Lakes” (Grandi Laghi) alle Rocky Mountains (Montagne Rocciose), praticamente dal Canada al New Messico. La pipa poteva venire usata per diversi scopi e perciò può esser creata con debiti criteri.
Dalla pipa per uso personale o familiare a quella usata per specifiche cerimonie. Si fumava la pipa per celebrare l’alleanza con una tribù, oppure per riappacificarsi, per assicurarsi un buon viaggio, per chiamare la pioggia o per pattuire contratti. L’ uso della pipa è un rituale sacro, si chiamano gli dei a testimonianza, perciò chi viola gli accordi deve temere la loro collera.  
Il calumet prendeva speciali poteri quando veniva usato nelle cerimonie. Chi fuma la pipa non poteva mentire. (ma c’erano pipe false).
I Gros Ventre hanno un loro racconto, con il quale vogliono far intendere come il culto della pipa sia così importante per loro.

Worship of Pipe by the Gros Ventre
http://www.oocities.org/aaninin/gvstory10.html

Ci sono diversi tipi di pipa, dall’uso personale e familiare all’uso specifico nelle cerimonie.  La cerimonia della pipa dei nativi americani è un rituale sacro per il collegamento dei mondi fisici e spirituali.
http://www.support-native-american-art.com/native-american-pipe.html

Le pipe di pietra sono state in uso nel continente nord americano da circa 1500 anni a.C. le prove archeologiche suggeriscono che le cave Pipestone dei Pipestone National Monument sono stati in uso da circa da 3000 anni.
https://www.nps.gov/pipe/learn/historyculture/people.htm

L’uso del calumet, a volte chiamata “pace-pipe” e “pipe guerra”, era diffusa nella valle del Mississippi in generale. E ‘stato trovato tra i Potawatomi, Cheyenne, Shoshoni, Pawnee Loups, Piegan, Santee, Yanktonais, Sihasapa, Kansa, Siksika, Crows, Cree, Skitswish, Nez Percé, Illinois, Chickasaw, Choctaw, Chitimacha, Chippewa, Winnebago, e Natchez . Nelle valli dell’Ohio e San Lorenzo e verso sud il suo utilizzo non è mostrato così chiaramente.
http://faculty.marianopolis.edu/c.belanger/quebechistory/encyclopedia/calumetpipe.htm

The History of North America vol2.
https://www.scribd.com/document/145434893/The-History-of-North-America-VOL-2-Indians-of-North-America-In-Historic-Times-As-Told-by-White-Men-1903-Cyrus-Thomas