GLI SPAZZACAMINI

Un capitano inglese, rovinato dalle pazzie della sua gioventù, altro asilo non avea che la casa d’un vecchio amico.

Questi obbligato a recarsi per qualche mese alla campagna, nè potendo condurvi il capitano perchè era infermo, lo affidò alle cure di una vecchia serva, ch’egli incaricava della custodia della casa quando era lontano.

La buona donna venne un mattino a vedere il suo infermo di buonissima ora, aveva sognato ch’egli era morto la notte: rassicurata di trovarlo nel medesimo stato del giorno prima lo lasciò per attendere alle sue bisogna, e dimenticò di chiudersi dietro la porta.

Gli spazzacamini, a Londra, usano entrare nelle case non abitate, per impadronirsi della fuliggine di cui fanno un piccolo commercio. Due di questi avevano inteso l’assenza del padrone di casa, e spiavano il momento di potervisi introdurre.

Veduta la vecchia che usciva, entrarono appena fu lontana, trovarono la camera del capitano aperta, e senza perder tempo si cacciarono entrambi sotto il cammino.

Il capitano era in quell’istante seduto sul letto: il giorno era oscuro, la vista di quelle due persone nere gli cagionò uno spavento incredibile, e si nascose sotto le coltri senza osar di muoversi menomamente.

Il dottore giunse un istante dopo, entrò colla sua solità gravità, chiamò il capitano, e si avvicinò al letto.

L’infermo riconobbe la sua voce, sollevò le coperte e lo guardò con occhio sbarrato senza aver la forza di nulla dire. Il dottore gli domandò come stesse.
“Male, rispos’egli, io sono perduto, i diavoli si preparono a portarmi via, essi sono sotto il camino”. Il dottore che era d’uno spirito forte, scrollò la testa, tastò il polso e disse:
“Le vostre idee sono confuse; voi avete un lucidum caput, mio carissimo capitano.
– Dottore non è tempo di scherzare, qui vi sono due diavoli.
– Le vostre idee sono incoerenti, io ve lo dimostrerò; Il diavolo non c’è; dunque il vostro terrore…

In quel punto gli spazzacamini, avendo riempito il loro sacco, lo lasciarono cadere e gli tennero tosto dietro. La loro apparizione fece muto il dottore. Il capitano si ricacciò novellamente nelle coltri, pregando i diavoli di star contenti di portar via il suo amico. Il dottore immobile per lo spavento, cercò di ricordarsi delle preghiere che avea imparate nella sua giovinezza; e rivolgendosi all’amico per chiedergli soccorso, vide con ispavento ch’ei più non trovavasi nel suo letto.

Egli vide uno degli spazzacamini che gittavasi il sacco di fuliggine sulle spalle, e non dubitò che il capitano non fosse in quel sacco. Tremando di dover entrare nell’altro, non fece che un salto verso la porta, e di là volò in fondo alla scala.

Giunto sulla strada si mise a gridare a piena gola. “Soccorso! Il diavolo porta il amico!” Il popolaccio accorse a queste grida ed egli mostra a dito la casa; si vola in fretta alla porta, ma nessuno osa entrare. Il dottore, rassicurato alquanto dal numero, eccita ad un bell’esempio tutto in particolare, esempio ch’egli non darebbe per tutto l’oro del mondo.

Gli spazzacamini sentendo il rumore che si faceva nelle strade, depongono il loro sacco sulla scala e temendo d’esser colti salgono a qualche piano.

Il capitano, che s’era alzato dal letto, non vedendo più i diavoli, si affretta ad uscire dalla camera. La sua paura e la sua precipitazione non gli permettono di vedere il sacco. Egli lo urta, vi cade sopra, si copre di fuliggine, si rialza e discende disperatamente.

Lo spavento del popolo cresce alla sua vista. Esso indietreggia e si apre la via: il dottore riconosce il suo amico e si nasconde nella folla per evitarlo. Finalmente un ministro che si era fatto venire per iscongiurare lo spirito maligno, percorre la casa, trova gli spazzacamini, li costringe a discendere e mostra i pretesi diavoli al popolo radunato.

Il capitano e il dottore furono finalmente convinti: ma il dottore vergognandosi del suo sciocco terrore, smentito il carattere di intrepidezza da lui ognora vantato, le braccia a quei bricconi i quali, diceva egli, avevano fatta tanta paura al suo amico.

Tratto da: La ricreazione per tutti: raccolta di letture piacevoli, Volume 2

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